Riceviamo e pubblichiamo dal Comitato Acqua Bene Comune.
Mercoledì 27 marzo 2019, la Conferenza dei Rappresentanti di Egato4 Cuneese, ha votato la delibera di affidamento del SII in provincia di Cuneo per i prossimi 30 anni, a CoGeSi, società Consortile totalmente pubblica. Dal 1° luglio 2019 il gestore unico CoGeSi subentrerà agli attuali gestori totalmente pubblici (ACDA, SiSi, CALSO, Infernotto). Per i comuni attualmente gestiti da aziende miste o private il percorso sarà un po' più lungo: ci vorranno circa 15 mesi per concludere le procedure di subentro adottate dall’autorità nazionale ARERA. Stabilito il Valore Residuo di subentro da versare ai gestori uscenti a copertura dei costi di investimento non ancora ammortizzati, il nuovo gestore avrà sei mesi di tempo per regolare i pagamenti ed altri tre per subentrare operativamente. Il tutto si dovrà concludere entro il 31 dicembre 2020.
Per il solo gestore Mondoacqua del monregalese l'operazione si protrarrà per un altro anno dato che la convenzione in essere scade il 31.12.2021.
Hanno votato a favore il 76,41% delle quote dei rappresentanti, hanno votato contro i rappresentanti dell'Area Omogenea del Roero, dell'Area Omogenea del Monregalese, delle Unioni Montane del Monteregale e del Mondolè, si è astenuta la rappresentante dell'area Omogenea del Saviglianese, la sindaca di Marene, Barbero. Era assente l’Unione Montana Alta Langa.
Un passo epocale che rende onore alla Presidenza, alla Assemblea dei sindaci ed alla Conferenza stessa: amministratori locali che hanno saputo cogliere la volontà dei cittadini e dimostrato lungimiranza per la garanzia del servizio universale alle generazioni future.
Ha colpito il voto contrario dei rappresentanti del Monregalese (Adriano) e del Mondolè (Bongiovanni) che pure si sono dichiarati convinti assertori della gestione pubblica. Purtroppo ha giocato a sfavore una insanabile (ed in alcuni punti condivisibile) divergenza su Statuto, Regolamento e Patti Parasociali del nuovo gestore, che pure non erano presenti in delibera, perchè di competenza del Consiglio di Amministrazione di CoGeSi. A nostro avviso necessita un altro approccio al tema, capace di meglio garantire la rappresentanza dei territori montani e di dare alle amministrazioni comunali un più consistente potere di indirizzo e di controllo. Ci auguriamo che nelle prossime settimane si trovino le adeguate risposte all’interno del Consiglio di Amministrazione di CoGeSi, chiamato ad adottare gli atti costitutivi.
Non ci paiono invece politicamente fondate le osservazioni contrarie contenute nel documento depositato dal rappresentante dell’area Omogenea del Roero, il sindaco di Canale Enrico Faccenda, che si presenta piuttosto come una possibile anticipazione di eventuali ricorsi giuridici ascrivibili alla componente privata (Gruppo Egea) degli attuali gestori. Non siamo riusciti a dare un significato alla “tempestiva” comunicazione giunta appena il giorno prima dal dott. Ronco, direttore dell’Ambiente, Governo e Tutela del Territorio della Regione Piemonte (assessorato Valmaggia) nella quale sembra prefigurarsi un limite alla decisionalità politica delle Conferenze degli Enti d’Ambito piemontesi, derivante da una sentenza del Consiglio di Stato dello scorso 8 novembre. Che tale organo giuridico dello stato abbia interpretato la legislazione vigente come possibilista per la partecipazione di privati in gestioni affidatarie inhouse, peraltro in settori diversi dal SII, non ha alcuna influenza sulle libere decisioni demandate ai governi locali. A nostro avviso è improprio inserire il riferimento nella delibera odierna.
Come sosteniamo da anni, la trasparenza degli atti e la partecipazione dei cittadini sono garanzia indispensabile per la gestione democratica dell’acqua. Per questo mentre esprimiamo la nostra soddisfazione per il voto espresso, assicuriamo tutti gli abitanti della provincia di Cuneo che proseguiremo la nostra azione volta ad ottenerne la piena attuazione.