È un elenco dettagliato di richieste di interventi quello che il comitato di quartiere Cuneo Nuova ha presentato all’amministrazione comunale per mezzo della sua pagina Facebook.

 

Al centro delle preoccupazioni dei residenti tre aspetti in particolare: la riasfaltatura di via Serafino Arnaud, il miglioramento del parcheggio nell’area di piazza Lanteri-villa Invernizzi e l’installazione di una telecamera fissa nel primo tratto di via Ettore Rosa. Sul primo punto, quello relativo a via Arnaud, si fa notare che “la strada è stata oggetto di scavi a più riprese (almeno quattro fasi) per la posa di teleriscaldamento e fibra ottica con semplici rattoppi” e necessita ora di un rifacimento completo del manto di asfalto.

 

Quanto al parcheggio tra piazza Lanteri e villa Invernizzi, si rileva che le aree di sosta sono ormai insufficienti a causa di un afflusso sempre maggiore ai vari servizi, tra cui gli uffici dell’Asl. Al fine di porre rimedio alla “sosta selvaggia”, i residenti caldeggiano uno studio di ampliamento nell'area ex F5 anche in considerazione della futura fruizione del parco Parri: “L'area è particolarmente indicata in quanto si trova in posizione strategica di uscita dall'arteria Est-Ovest”. Tale situazione è già stata evidenziata in più occasioni ed il comitato vorrebbe discuterne la soluzione con l'amministrazione comunale.

 

Infine la questione del transito in via Ettore Rosa: il primo tratto della strada compreso tra la stessa piazza Lanteri e via Arnaud, osserva il comitato, viene molto spesso percorso in contromano con grave pericolo di incidenti. Per scoraggiare questi abusi si ritiene necessaria l'installazione di una telecamera.

 

Solo pochi giorni fa il presidente Andrea Odello aveva sollecitato l’amministrazione a nome del comitato anche riguardo alla questione dell’abbandono di villa Invernizzi, ormai invasa da piante infestanti che creano degrado e problematiche alla stessa struttura: “Il Comitato, preoccupato della situazione di incuria ed abbandono per ben due mandati amministrativi, rivolge all'amministrazione comunale un accorato appello affinché tale bene, vincolato e sinora dolosamente dimenticato, sia oggetto di intervento urgente per il suo ricupero”.