“Il servizio di manutenzione del Verde Pubblico del Comune di Cuneo ha usato il diserbante Round Up, a base di glifosato, nei giardini della stazione e contemporaneamente un altro diserbante, il Finalsan Plus, prodotto naturale a base di acido pelargonico, consentito in alternativa al glifosato, allertando altresì i cittadini sui pericoli derivanti dal contatto con il prodotto a base di glifosato”. Si apre così l'interpellanza presentata da Luciana Toselli e Ugo Sturlese che verrà discussa nel Consiglio comunale di stasera, lunedì 23 settembre.
Spiegano i due consiglieri di Cuneo per i Beni Comuni: “Il glifosato, brevettato dalla Monsanto nel 1974, è stato classificato nel 2015 come “probabilmente cancerogeno per l'uomo” ed è stato vietato in Italia da un decreto del 22 agosto 2016 “nelle aree frequentate dalla popolazione o da “gruppi vulnerabili” come parchi, giardini, campi sportivi e zone ricreative, aree gioco per bambini, cortili ed aree verdi interne a complessi scolastici e strutture sanitarie, ma anche in campagna in pre raccolta”. “Non si comprende – si legge ancora nel testo dell'interpellanza – per quale motivo siano stati usati due tipi di diserbanti nel medesimo luogo, dei quali uno oggetto di pesanti contestazioni in sede di Parlamento europeo in relazione alla sua tossicità”. Il suo utilizzo, infatti, ha ottenuto una proroga temporanea da parte della Commissione Europea, malgrado un'istanza contraria presentata da un milione e 400 mila cittadini.
Ugo Sturlese e Luciana Toselli interpelleranno quindi la Giunta per “capire le ragioni di tale comportamento e in particolare dell'utilizzo di un prodotto, il glifosato, indiziato di effetti dannosi”.
Altre due interrogazioni, inoltre, porteranno temi “green” in Consiglio comunale: quella presentata dagli stessi Toselli e Sturlese insieme ai consiglieri Cina e Isoardi del Movimento 5 Stelle e a Laura Menardi di “Grande Cuneo” (“A quando un regolamento del Verde Urbano a Cuneo?”) e quella di Beppe Lauria (“Il verde che fu...”).