Paolo Bongioanni, presidente del Gruppo Consiliare di Fratelli d’Italia, non nutre dubbio alcuno: l’attività di IRES deve proseguire. Una convinzione comune a quella del partito che rappresenta in Consiglio regionale, dove ha espresso parere favorevole alla continuazione del lavoro dell’ente. Bongioanni ha infatti dichiarato che “l’IRES è organismo di grande importanza per la Regione Piemonte, perché è il più autorevole nell’effettuare indagini, ricerche, lavoro di archivio, elementi che poi risultano essere molto preziosi per le decisioni che una legislatura regionale deve prendere. Un esempio? Basti pensare ai rapporti socio-economici o a quelli sulle spese in materia di sanità. Ecco perché il via libera al programma IRES è qualcosa di indispensabile per garantire una piena funzionalità di questo ente, che deve operare a prescindere da quello che è l’orientamento politico del momento e perseguire una indagine che si basi su dati concreti e reali”.
A tal proposito, è auspicabile che nell’ambito dell’uso dei fondi comunitari del nuovo settenato, l’IRES dia il suo apporto, “al fine di consentirci di disporre di strumenti atti a migliorare la qualità dell’erogazione dei fondi e l’efficacia”, oppure che promuova uno studio ragionato sul futuro piano dell’edilizia socio-sanitaria.
“L’IRES - ha proseguito Bongioanni -, con la sua capacità di visione esterna e scevra da quelli che possono essere i personalismi locali o territoriali, può fornire indagini e ricerche molto utili, per poi assumere decisioni corrette per il bene di tutti i cittadini. Non dimentichiamoci anche che, attualmente, sta svolgendo un ruolo di report molto importante inerente agli effetti della pandemia di Coronavirus dal punto di vista economico e sociale”.
In un momento storico nel quale si parla tanto di ricerca, sia scientifica che sociale, e del fatto che in Italia si debba investire di più in questi settori indispensabili per garantire al Paese un posizionamento nel mondo adeguato al suo prestigio, sostenere enti come IRES è il modo migliore per farlo: “La politica, quella buona, non può più fare a meno di indagini approfondite sulle materie di cui si deve occupare e non si può limitare a ricerche superficiali o a operazioni di copia e incolla di quello che si trova su Wikipedia. Il lavoro dell’IRES ci insegna che non ci si può mai improvvisare quando si decide di governare un territorio, sia esso un Comune o una Regione. Purtroppo, negli ultimi anni si è assistito a un’eccessiva autoreferenzialità da parte di certe forze politiche, che hanno attuato una visione stile ‘carro davanti ai buoi’, invece di approfondire e studiare per bene gli argomenti”.