Il consigliere regionale Paolo Bongioanni è nella bufera per la sua condotta sui social network. A scatenare il putiferio alcuni commenti dell’ex direttore dell’Atl del Cuneese sul suo profilo Facebook. Dopo aver postato un fotomontaggio con il suo volto al posto di Donald Trump nella celebre immagine in cui l’attivista Greta Thunberg lo incenerisce con lo sguardo, l’esponente di Fratelli d’Italia ha posto il suo ‘like’ ai commenti di alcuni amici che insultavano l’ideatrice dei Fridays for Future. “Brutta”, “diabolica”, “ci vuole l’esorcista”. Sono solo alcuni degli epiteti affibiati alla sedicenne svedese.
Finché gli aggettivi sono rimasti sulla pagina di Bongioanni nulla si è mosso, ma un giornalista cuneese del quotidiano ‘La Stampa’ ha ritenuto il comportamento del presidente della Commissione Cultura poco consono alla sua figura istituzionale, aumentando la risonanza dei fatti con un articolo. Il pezzo firmato da Matteo Borgetto ha fatto in pochi minuti il giro del web, scatenando una sequela di commenti e condivisioni. Come spesso succede sui social il pubblico si è diviso, tra chi ha ritenuto corretta la sottolineatura del cronista e chi invece si è schierato con il politico.
Nel pomeriggio di sabato Bongioanni ha condiviso l’articolo a stretto giro di posta, commentando tranchant: “La mancanza di ironia è madre di intolleranza”. In seguito il consigliere ha mantenuto la linea, mentre sul suo profilo sono comparse altre considerazioni, questa volta all’indirizzo del giornalista. "Terrorista”, “giornalaio”, “ridicolo” sono solo alcuni degli aggettivi partoriti dagli utenti social, mentre il più diretto sindaco di Casteldelfino, Alberto Anello, ha parlato di “Scorreggia nello spazio”.
Contro il consigliere regionale si è schierata la deputata cuneese del Partito Democratico Chiara Gribaudo: “Se ci fosse un po' di decenza, Bongioanni si dimetterebbe da Presidente della Commissione, invece sul suo profilo continua a prendersi gioco di Greta Thunberg e di chi lo critica - ha attaccato la parlamentare -. Questa destra non conosce né rispetto né cultura istituzionale”.