Riceviamo e pubblichiamo dall'ufficio stampa della Fondazione CRC. Il Consiglio Generale, riunitosi ieri pomeriggio a Cuneo, ha esaminato quanto emerso in queste settimane relativamente all’OPS lanciata lo scorso 17 febbraio da Intesa-Unipol su UBI Banca e ha espresso all’unanimità il sostegno e la condivisione della posizione assunta dal Comitato Azionisti di Riferimento (CAR) di UBI Banca.
Il Consiglio Generale della Fondazione CRC, organo a cui competono le decisioni riguardanti le operazioni sulla banca conferitaria, riunitosi questo pomeriggio a Cuneo, ha esaminato quanto emerso in queste settimane relativamente all’OPS lanciata lo scorso 17 febbraio da Intesa-Unipol su UBI Banca. Al termine della riunione, il Consiglio ha espresso all’unanimità il sostegno e la condivisione della posizione assunta dal
Comitato Azionisti di Riferimento (CAR) di UBI Banca.
La Fondazione CRC ha sempre contribuito, nel suo ruolo di azionista, a porre le condizioni perché UBI Banca raggiungesse l’attuale solidità e le ottime prospettive di sviluppo, come pienamente riconosciuto dagli analisti nelle ultime settimane, a seguito della presentazione del Piano Industriale. Come investitore istituzionale, ma soprattutto come ente filantropico che si occupa dello sviluppo sociale ed economico del territorio, la Fondazione CRC pone grande attenzione alle ricadute locali delle proprie scelte.
Fondazione CRC desidera inoltre precisare che le operazioni sul titolo UBI Banca realizzate in questo periodo in capo alla stessa Fondazione CRC riguardano esclusivamente una normale attività su opzioni e sono compiute in piena autonomia da un gestore esterno, sulla base di un mandato avviato nel 2017, senza modifiche della quota azionaria detenuta dalla Fondazione, pari al 5,908%.