Il Consiglio provinciale di lunedì 29 novembre, uno degli ultimi prima delle elezioni di metà dicembre che ne rinnoveranno la composizione, ha approvato all’unanimità tutti gli 11 punti all’ordine del giorno. In particolar, l’assemblea presieduta da Federico Borgna ha votato a favore dello schema di bilancio di previsione per gli esercizi 2022-2024 che pareggia sulla cifra di 170.784.228 euro. Anche quest’anno, quindi, la Provincia approva il bilancio di previsione entro il termine di legge del 31 dicembre, ma anche entro la scadenza del mandato per concludere in ciclo amministrativo in modo regolare. Il documento di previsione, a causa del perdurare dello stato di emergenza legato alla pandemia, non dovrà essere sottoposto al parere dell’Assemblea dei sindaci.
Di seguito gli aspetti più rilevanti emersi dall’analisi dello schema del bilancio di previsione, tenendo conto che le assegnazioni statali a favore delle Province e i contributi che le stesse dovranno versare allo Stato vengono confermati per il triennio 2022-2024. In particolare, la Provincia di Cuneo dovrà versare un contributo complessivo allo Stato pari a 11.692.243 euro per ciascuno degli anni del triennio. Sono state quindi confermate per il 2022 tutte le aliquote in vigore: aliquota del 16% per l’imposta sulle assicurazioni contro la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, esclusi i ciclomotori (Rca); 30% sulle tariffe base dell’Imposta Provinciale di Trascrizione (Ipt); 5% relativamente al Tributo per l’esercizio delle funzioni di tutela, protezione ed igiene dell’ambiente (Tefa), aliquota fissata per legge. Confermate anche le tariffe del canone di occupazione aree e spazi pubblici e la tariffa a titolo di rimborso spese per l’uso in orario extra-scolastico dei locali degli Istituti Secondari Superiori per finalità non collegate a quelle scolastiche.
Nella redazione dello schema di bilancio si è tenuto conto per le entrate tributarie (Rca, Ipt e Tefa) di un andamento prudenziale ancora inferiore all’esercizio 2019, ma superiore al 2020, a causa dell’epidemia ancora in corso. Per quanto riguarda i trasferimenti correnti sono state previste entrate sul fondo sperimentale di riequilibrio, quelle derivanti dai trasferimenti della legge di bilancio 2019 per piani di sicurezza strade e scuole, nonché i trasferimenti compensativi Ipt. Pe le funzioni trasferite o delegate dalla Regione le previsioni sono state quantificate sulla base dei dati e delle informazioni a disposizione, così come per le altre entrate vincolate dalla Regione. Le entrate extra tributarie sono invece legate ai proventi dei servizi pubblici derivanti da beni dell’ente, dell’attività di controllo delle irregolarità, interessi attivi, rimborsi e recuperi diversi. Infine, le risorse in conto capitale riflettono la copertura degli stanziamenti di spesa, soprattutto quelli legati agli interventi previsti nel Programma triennale dei Lavori Pubblici 2022-2024. Per i servizi pubblici a domanda individuale sono stati calcolati quelli per la gestione del Centro Incontri e Sala Mostre la cui copertura dei ricavi sui costi è stata prevista intorno al 35% e alla gestione diretta acque demaniali la cui copertura è mantenuta al 100%.
I lavori del Consiglio sono poi proseguiti con l’approvazione, nell’ambito del Piano faunistico venatorio, della riperimetrazione dei confini della zona di ripopolamento e cattura (Zrc) “Vendole-Piobesi” nei Comuni di Corneliano d’Alba e Piobesi dì Alba che passa da 295 a 301 ettari, come richiesto dal territorio del Roero. Via libera anche alla convenzione tra Provincia e Comune di Bagnolo Piemonte per la gestione invernale della strada comunale Montoso Rucas (ex sp 332) che serve da collegamento con la stazione sciistica Rucas Ski ed a cui la Provincia contribuirà fino ad un massimo di 50 mila euro all’anno. Approvata anche la declassificazione e conseguente dismissione al Comune di Cervasca di un tratto di strada provinciale 298 di circa 500 metri tra San Bernardo di Cervasca e San Defendente di Cervasca che consentirà la realizzazione di una variante stradale nell’ambito di un progetto di ampliamento industriale del posto, con un miglioramento della viabilità locale.