Sono oltre 7.200 i giovani piemontesi, assunti recentemente con un contratto di apprendistato professionalizzante, che usufruiranno della formazione pubblica gratuita per le imprese.
Oltre 5.200 le imprese coinvolte: “Nonostante l’emergenza Covid 19, - sottolineano da piazza Castello - Regione Piemonte investe con successo sulla crescita dell’occupazione, incentivando e agevolando le imprese ad assumere, attraverso questa particolare tipologia di contratto, giovani formati”. L’investimento messo in campo è di 5,5 milioni di euro, utilizzati per finanziare alle imprese la formazione dei neo assunti.
La forma contrattuale dell’apprendistato professionalizzante rappresenta uno degli strumenti per assumere a tempo indeterminato giovani di età compresa tra 18 e 29 anni, consentendo alle imprese anche di beneficiare di numerosi vantaggi, sia dal punto di vista contributivo che fiscale.
“Questo risultato - spiega l’assessore regionale al Lavoro, Elena Chiorino - conferma l’importanza delle politiche regionali di incrocio tra domanda e offerta di lavoro per tornare a crescere, senza cedere alle insostenibili e assistenzialistiche misure di chi vagheggia la decrescita che, per noi, è sempre infelice. La formazione è uno dei pilastri per chi non si arrende al declino occupazionale e questi risultati possono essere di esempio per chi ancora crede alla produzione, al lavoro e al rilancio occupazionale”.
Dall’analisi della domanda di formazione, il settore manifatturiero resta quello con maggiori assunzioni (1754), seguito dal commercio all’ingrosso e riparazione autoveicoli (1488) e dalle attività di servizi di alloggio e ristorazione (1163).
Dal quadro territoriale emerge una equa distribuzione tra Città metropolitana di Torino (con 3683 apprendisti assunti in 2655 imprese) e il restante territorio regionale (con 3550 assunti in 2628 imprese, di cui 1591 assunti a Cuneo, 616 ad Alessandria, 382 a Novara, 353 ad Asti, 227 a Vercelli, 199 a Biella, 182 nel Verbano Cusio Ossola).