A livello regionale tra il 2020 e il 2021 sono migliorati salute, istruzione, energie rinnovabili, innovazione, infrastrutture, consumo e produzione responsabile. È un Piemonte che cerca di migliorare quello fotografato dal rapporto ASviS, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile. Anche se, in realtà, permangono delle lacune. Peggiorano infatti povertà, acqua e servizi igienico sanitari, biodiversità e ingiustizia.
Il report “I territori e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile 2022” è uno studio che analizza il progresso di regioni, province e città metropolitane in Italia rispetto ai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda Onu 2030, cioè il programma d’azione stabilito a livello mondiale per le persone, il pianeta e la prosperità. Il rapporto, arrivato alla terza edizione, contiene buone proposte e illustra pratiche positive a livello locale e regionale. In generale però, ci sono stati “troppi passi indietro nel percorso verso il conseguimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile” si legge nel report.
Guardando alla situazione specifica del Piemonte, su cinque obiettivi si registra un andamento positivo. In particolare, si evidenzia che diminuiscono le persone che consumano abitualmente alcol e aumentano medici e infermieri, ma si riducono i posti letti negli ospedali. La speranza di vita, rispetto al 2020, è migliorata, nonostante rimanga ancora inferiore al 2019. Positivo anche il settore scolastico, che registra una diminuzione dell’uscita precoce dalla scuola e un aumento dei laureati e diplomati, anche se peggiorano le competenze alfabetiche e matematiche e si riducono drasticamente le persone che leggono i giornali. Buono il capitolo sull’energia pulita e accessibile: tra il 2012 e il 2020 l’energia da fonti rinnovabili è aumentata di 4,7 punti percentuale ed è inoltre migliorata l’efficienza energetica, anche se quest’ultima tendenza si è un po’ arrestata nel 2020. Tra il 2010 e il 2020 è poi migliorata la raccolta differenziata e si è ridotta la produzione pro-capite. I dati mostrano una situazione positiva se si analizzano le nuove tecnologie perché sono aumentate le famiglie che hanno la possibilità di usufruire di una connessione a banda larga sul territorio piemontese.
Tra i dati peggiori c’è quello inerente al sovraffollamento degli istituti di pena. Si tratta di un problema esteso a livello nazionale, infatti, secondo i dati dell’associazione Openpolis, l’Italia è quinta in Unione Europea per sovraffollamento delle carceri. Non positivi nemmeno i numeri sull’utilizzo dei mezzi pubblici. Stando ai dati della ricerca, infatti, sono diminuiti i cittadini piemontesi che scelgono tram o bus. Però sono confortanti i dati sulla ricerca: nel 2020 si impegnava in questo settore il 2,3% del Pil e forte rimane la vocazione per i settori tecnologici, in cui sono impiegati il 3,7% dei lavoratori.
Male il capitolo sulla povertà. La povertà relativa familiare è aumentata e, tra il 2019 e il 2021, sono più che raddoppiate le persone che vivono in abitazioni con problemi strutturali. Preoccupante l’obiettivo riguardante pace, giustizia sociale e istituzioni solide. Nel 2020 sono cresciute le truffe e le frodi informatiche, dato che è triplicato rispetto al 2010. È poi diminuita la partecipazione sociale e, al contrario, aumentata la durata media dei procedimenti civili (che rimane comunque migliore della media italiana).
La situazione nella provincia di Cuneo
Per il 2020 e il 2021 non sono disponibili dati relativi a tutti e 17 gli Obiettivi di sviluppo sostenibile per ciascuna provincia. Basandoci sui dati di cui disponiamo, dal report emerge che nel Cuneese salute, istruzione e parità di genere si trovano in linea con la media nazionale. A questi si aggiungono città e comunità sostenibili, economia circolare e vita sulla terra. Acqua, lavoro e istituzioni ottengono un punteggio superiore alla media nazionale. In testa a tutto c’è il capitolo sulle disuguaglianze, che totalizza un punteggio positivo, molto superiore alla media italiana. Negativi invece i settori di energia e imprese, innovazione e infrastrutture, che ottengono valori inferiori alla media della penisola.
In generale, la scelta di intraprendere questo percorso di miglioramento non è recente, il Comune di Cuneo, infatti, è da tempo impegnato nello sviluppo sostenibile. Era il 15 luglio 2021 quando il Comune di Cuneo e l’ASviS hanno sottoscritto un protocollo d’intesa dal titolo “Cuneo 2030 - Insieme verso i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile”. L’obiettivo di questo progetto era quello di, da un lato, immergersi nella rete di promozione, sviluppo e azioni concrete in vista del raggiungimento degli obiettivi e, dall’altro, permettere al Comune di monitorare continuamente la situazione. Se gli obiettivi saranno davvero raggiunti entro il 2030 la provincia di Cuneo e, in generale, la regione potranno progredire verso un futuro migliore.