Samuele Gribaudo era orgoglioso di essere un pallavolista, tanto da apporre la didascalia “Cuneo Volley” nella descrizione del suo profilo su Instagram. Sulla pagina, insieme alle sue foto, è ancora visibile l’ultima delle ‘stories’ che il giovane aveva caricato il pomeriggio prima di quel maledetto viaggio: si vede un arcobaleno spuntare tra i tetti della borgata Chiotti di Castelmagno, lo stesso luogo in cui
il 14enne avrebbe perso la vita insieme a quattro amici. Lui e il coetaneo Elia Martini sono i più piccoli, mentre il più grande aveva solo dieci anni in più di loro.
Oggi il settore giovanile e tutto il club del Cuneo Volley si stringono attorno alla famiglia di Samuele. La speranza resta viva per il 17enne Danilo, cugino di Samuele e anch'egli atleta biancoblu (in prestito a Savigliano), che è stato coinvolto nello stesso incidente e sta lottando al Santa Croce di Cuneo, dove è stato trasportato in codice rosso e resta in prognosi riservata.
La società cuneese si dice vicina a tutte le famiglie coinvolte, in particolare a quella dell'ex pallavolista Luca Bessone per la perdita della figlia Camilla: “’La gente come noi non molla mai’, che il motto di Cuneo sia la forza di tutti”.