È stato approvato ieri sera in Consiglio dei Ministri il nuovo decreto Covid che sarà in vigore fino al 30 aprile.
Tra le novità più rilevanti la proroga delle misure previste dal precedente decreto e l’abrogazione delle zone gialle, salvo la possibilità, in questo arco temporale, di deliberare in consiglio dei ministri un allentamento delle misure qualora lo l’andamento dell’epidemia e l’attuazione del piano vaccini lo consentissero. Come largamente annunciato dal premier Draghi invece, fino alla prima media la scuola sarà in presenza anche in zona rossa.
Novità anche per quanto riguarda la responsabilità penale di chi somministra i vaccini: il decreto esclude la punibilità dei vaccinatori quando hanno agito seguendo i protocolli. Il decreto Covid, poi, ha introdotto l’obbligo di vaccinazione per gli esercenti le professioni sanitarie e per gli operatori di interesse sanitario che svolgono la loro attività nelle strutture sanitarie pubbliche e private, in farmacie, parafarmacie e studi professionali. Il lavoratore che rifiuterà di vaccinarsi potrà essere adibito, se possibile, a mansioni che non comportino rischio di diffusione del contagio. In caso contrario la retribuzione non sarà dovuta.
Infine è stata trattata anche la materia dei concorsi pubblici: il decreto prevede lo sblocco di 110 mila posti e introduce procedure concorsuali semplificate.
Tra le novità una prova scritta e una prova orale nei concorsi per il reclutamento di personale non dirigenziale. Sono però esclusi dalle procedure semplificate i concorsi per alcune categorie – il personale in regime di diritto pubblico, ex articolo 3 del Dlgs 165/2001 – tra cui magistrati ordinari, amministrativi e contabili, avvocati e procuratori dello Stato, professori universitari, appartenenti al comparto sicurezza e difesa, personale della carriera diplomatica e prefettizia. Obbligo per i candidati di effettuare un test antigenico nelle 48 ore precedenti. Durata massima della prova un’ora, lo svolgimento avverrà in sedi decentrate a carattere regionale.