Con un’ordinanza inviata ai dieci Comuni su cui insiste la Strada dei Cannoni, il Comando delle Truppe Alpine vieta il traffico motorizzato dal Colle del Birrone al Colle di Sampeyre della Strada dei Cannoni, la strada militare che tocca i territori di Busca-Valmala, Villar San Costanzo, Melle, Roccabruna, Cartignano, San Damiano, Sampeyre, Macra, Stroppo, Elva. Il provvedimento è stato adottato per “tutelare i numerosi frequentatori” della strada intervalliva, tra le valli Maira e Varaita, perché in seguito al sopralluogo avvenuto nelle scorse settimane da parte del Demanio militare, che sta predisponendo gli atti per la dismissione della strada, si sono riscontrati rischi per la pubblica incolumità, ritendendo la carreggiata troppo stretta e con pochi slarghi adatti alle manovre .
Sul fatto interviene il sindaco di Busca Marco Gallo, che sta lavorando al progetto di valorizzazione di questo percorso naturalistico e ha sollecitato le procedure per ottenerne la gestione, in seguito ad una intesa con altri Comuni interessati: “Lo scorso febbraio avevo lanciato una proposta ai colleghi sindaci per cercare insieme i fondi necessari ai lavori più urgenti per mettere in sicurezza i tratti pericolosi, 100 mila euro circa fra tutti, e contemporaneamente provvedere ad una regolamentazione del traffico e a un monitoraggio dei passaggi. Purtroppo, questa proposta per ora non ha avuto seguito. Adesso, dopo l’ordinanza del Demanio militare, senza fare polemiche, vorrei ricordare ai colleghi Sindaci che se veramente crediamo nel progetto, bisogna passare dalle parole ai fatti e dimostrarci uniti nel fare per primi la nostra parte in attesa che ci sia concessa la gestione della strada, come il demanio ci ha garantito. Per superare gli ostacoli è necessario muoverci in modo organico e determinato. Non possiamo rischiare di far perdere al territorio una straordinaria opportunità di valorizzazione turistica. Dopo l’esclusione della Strada dei Cannoni dai finanziamenti per le strade bianche dell’intesa Provincia-Regione, resa nota alcune settimane fa, avevo scritto al Presidente della Provincia, Federico Borgna, per denunciare la scarsa attenzione verso un’opera giusta e strategica e chiedendo, in tempi rapidi, altre fonti economiche per non disperdere quanto è già stato fatto. Mi auguro ci siano risposte positive al più presto sia da parte dei Comuni interessati per l’intesa sugli interventi urgenti, sia dalla Provincia, perché si è già perso troppo tempo”.