Serve un tavolo di confronto con le comunità locali francesi per trovare possibili soluzioni che permettano di derogare al divieto di transito imposto ai mezzi pesanti sulla strada della val Roja. A chiederlo è il gruppo di Fratelli d’Italia con una proposta di mozione che verrà discussa nel prossimo Consiglio comunale di Cuneo.
Dal 1 settembre 2017 è in vigore un’ordinanza emanata dai sindaci dei comuni francesi di Breil, Saorge, Briga, Fontan e Tenda che limita la circolazione sulla strada dipartimentale 6204, per i rispettivi territori, ai veicoli con massa non superiore alle 19 tonnellate. Il 6 dicembre dello stesso anno è stato il Consiglio Dipartimentale delle Alpi Marittime a estendere il divieto su tutto il percorso della RD 6204.
Una misura che tuttavia, puntualizzano i consiglieri comunali Massimo Garnero e Alberto Coggiola, non impedisce il passaggio di mezzi pesanti necessari agli approvvigionamenti dei comuni della valle (con materiali edili, carburanti, forniture agricole), “contraddicendo la motivazione delle loro ordinanze basate tutte sull’aspetto della sicurezza stradale”. Oltre a rivolgersi al tribunale amministrativo e alla prefettura di Nizza, le associazioni di autotrasporto italiane e francesi e varie aziende private hanno avanzato diverse proposte per limitare - senza cancellarli del tutto - i passaggi dei tir: permessi speciali per le sole aziende dei territori limitrofi, fasce orarie, possibilità di transito limitata ai veicoli più ‘ecologici’.
“La strada della valle Roja non deve essere, per le sue caratteristiche, utilizzata per transiti di mezzi pesanti percorrenti rotte internazionali, ma può essere messa a disposizione per i commerci dei territori limitrofi che da sempre fanno parte di un medesimo spazio culturale ed economico” osservano Garnero e Coggiola, sottolineando che la misura appare da un lato discriminatoria “in quanto i comuni della Valle Roja possono emettere permessi di passaggio per le loro utilità” e dall’altro poco rispettosa dell’ambiente perché costringe i camion a raddoppiare il tragitto Cuneo-Nizza di circa 130 km passando da Savona.
Al sindaco e alla giunta del capoluogo della Granda si chiede perciò di adoperarsi per l’istituzione di un tavolo di confronto con gli omologhi dei comuni frontalieri francesi e di segnalare la situazione di disagio per l’economia locale ai ministeri competenti, all’Anas e alla Regione Piemonte.