I giovani (e i diversamente giovani) di Cuneo sono tornati a manifestare contro i cambiamenti climatici a due giorni dalle elezioni politiche. Venerdì scorso, 23 settembre, il corteo del Fridays For Future è partito da piazza Europa, ha attraversato la città, e ha raggiunto piazza Ex Foro Boario, in un clima festoso animato da musica e balli.
La fiumana di gente è stata colorata da cartelloni e striscioni goliardici - “Il mondo non può essere più caldo di Achille Lauro”, “Quaranta gradi vanno bene solo per l’alcol”, “Povero gabbiano, ti si è estinta la compagna” -, ma anche riferiti all’attualità politica: “Più meloni dal fruttivendolo, meno Meloni in Parlamento”. In coerenza con la linea ambientalista sono state anche comparse frasi contro il Tav, e soprattutto contro il parcheggio sotterraneo in piazza Europa, che resta nei piani dell’amministrazione comunale. Insieme agli studenti hanno sfilato alcuni rappresentanti dell’associazione “Di Piazza in Piazza”, che hanno esposto uno striscione con su scritto: “A Cuneo in piazza Europa abbattete i cedri (dell’Atlante n.d.r.) per abbattere la CO2, non ha senso!”. Un’istanza condivisa dagli organizzatori della manifestazione: “Vorremmo tutto il centro di Cuneo chiuso al traffico - ha rilanciato Filippo Cavallotto, docente di religione al “De Amicis” - come fanno a Oslo, in Norvegia, o a Pontevedra, in Spagna. Le cose da fare sono due: chiudere le strade e togliere i parcheggi dal centro città. Il resto è una conseguenza”.
Circa 500 i partecipanti alla manifestazione: oltre a molti studenti erano presenti esponenti delle Istituzioni, come l’assessora del Comune di Cuneo Sara Tomatis (PD) e i consiglieri di minoranza Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni) e Claudio Bongiovanni (Cuneo MIA).