Il comandante della Legione Carabinieri Piemonte e Valle d'Aosta, generale di brigata Antonio Di Stasio, ieri ha incontrato presso il comando provinciale di Cuneo dell'Arma una rappresentanza dei carabinieri che lo scorso 18 agosto, dopo oltre 40 ore di ricerche tra i boschi del monregalese, hanno rintracciato e arrestato Sacha Chang, il ventunenne olandese che due giorni prima aveva ucciso il padre e un connazionale che li ospitava nella sua casa a Montaldo Mondovì.
Il generale Di Stasio ha voluto esprimere personalmente il suo apprezzamento al comandante provinciale, colonnello Giuseppe Carubia, che ha coordinato le ricerche, e a tutti i militari che hanno operato, sottolineandone oltre alla "prontezza operativa" anche il "grande senso di umanità dimostrato, umanità che è nello spirito dell’Arma".

 

Nel momento in cui hanno trovato il ragazzo, vicino a una cappella nei boschi di Torre Mondovì, i carabinieri hanno infatti avuto prima di tutto la responsabilità di assicurargli le cure, l'assistenza e il cibo di cui aveva bisogno.

 

Il generale Di Stasio ha fatto notare come questo sia "l'elemento più importante che caratterizza l'Arma: andare oltre il risultato investigativo, guardare prima alla donna e all'uomo che purtroppo, per cause varie, commette un reato. Il frutto di una cultura istituzionale che l'Arma ha da più di 200 anni".