Ventisei tappe, per un totale di 200 mila chilometri, toccando tutti i continenti. Questo il progetto dell’associazione Totem e Tabù per realizzare il sogno di fare il giro del mondo a bordo di una Toyota Land Cruiser del 1989, messa a posto con il contributo dei (finora) sedici partecipanti. Il 20 agosto 2018 la partenza, il 20 aprile 2023 l'arrivo, entrambi a Boves, ma a distanza di quasi cinque anni. Il viaggio è organizzato in tappe e ognuno dei partecipanti ne farà soltanto una, con un equipaggio da quattro persone, prendendo la macchina dal gruppo precedente che la lascerà in un posto stabilito. Uno degli ideatori dell’iniziativa è il vulcanico Diego Bianco, che coprirà la tappa da Taskent a Dacca: "La storia è iniziata due anni fa con l’associazione Totem e Tabù, con l’amico Renzo Bisotto. Avevamo organizzato qualche anno fa un viaggio Cuneo-Pechino, l’avevamo ribattezzata ‘Poverland’, ora vogliamo ripeterci in maniera più snella con una sola macchina”. Gran parte del viaggio è già organizzato: "Finora abbiamo coperto le tappe fino all’Australia, ma per il futuro vorremmo continuare, ci siamo riservati più tempo”.
Tra coloro che partecipano all’iniziativa anche il consigliere comunale di Peveragno Beppe Bono: "Paesi a Rischio? “Abbiamo cercato di evitarli già nella programmazione, ma siamo dei mattacchioni”.
Quali sono i maggiori problemi nell’organizzazione di un viaggio così complesso? “Grosse complicazioni ad avere i nulla osta dei vari stati, soprattutto per portare il mezzo in Cina, Iran e Birmania, ma ora abbiamo risolto. La nostra tappa prevede passaggi in Uzbekistan, Kirgikistan, Cina, Tibet, riscendiamo in Nepal, poi India e Bangladesh ci sarà da divertirsi".