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Non possiamo permettere che la fine dell’anno diventi come Ferragosto”. E’ quanto affermato
sull’edizione online di “Repubblica” da un Ministro del Governo Conte. L’esecutivo sarebbe orientato a mantenere la “linea dura” anche durante le festività natalizie, per evitare una terza ondata di contagi da Coronavirus: sono previsti alcuni allentamenti delle restrizioni, ma il Natale 2020 sarà necessariamente diverso da quelli tradizionali. Le previsioni, secondo quanto trapela da Palazzo Chigi, sono nefaste soprattutto per quanto riguarda gli impianti sciistici, situazione a cui la Granda guarda con grande attenzione.
Si starebbe infatti pensando ad un vero e proprio “asse” con Francia e Germania per limitare le vacanze sulla neve. L’idea è di consentire l’apertura solo alla fine di gennaio, se i numeri continueranno a essere sotto controllo, per evitare che gli impianti diventino luoghi di contagio durante le festività natalizie. Le vacanze sulla neve - riporta ancora “Repubblica” - sono finite nel mirino perché “farebbero il paio con le vacanze spensierate, con serate in discoteca, della scorsa estate”.
Nelle ultime settimane le Regioni e i gestori - in particolare quelli cuneesi colpiti dall’alluvione di inizio ottobre - hanno lavorato per provare a salvare il turismo invernale e i miliardi di euro di indotto, riaprendo piste da sci e impianti di risalita. Il Governo e il Comitato Tecnico Scientifico, però, sembrano orientati a mantenere una linea più dura, pur mettendo in conto la consistente somma che bisognerebbe sborsare per nuovi “ristori”.