"Il disegno di legge del centrodestra che si pone come obiettivo la riorganizzazione della medicina territoriale, discusso oggi in Commissione sanità, è un progetto limitato e di corto raggio. Non introduce elementi di novità: le forme associative tra medici erano già previste prima dell'intervento voluto dalla Giunta Cirio e si sarebbero dovuti approfondire da tempo i dati relativi alla diffusione di queste realtà ed i risultati da raggiungere nel contesto territoriale piemontese". Così il gruppo regionale del Movimento Cinque Stelle in un comunicato stampa. "Un provvedimento che dovrebbe aumentare i servizi ma, nei fatti, si regge su uno stanziamento che è frutto del taglio sui fondi destinati ad un altro servizio fondamentale, quello del trasporto pubblico locale ridotto di 10 milioni - continuano i grillini a palazzo Lascaris - Di certo si tratta di un intervento che avrà ben poche ricadute sul territorio, un pannicello caldo per un sistema che con la prima e la seconda ondata ha messo in luce tutti i propri limiti".
"Per migliorare i servizi esiste una sola via da percorrere - si chiude la nota -, quella del potenziamento della rete territoriale in tutte le sue componenti evitando provvedimenti spot. Una risposta efficace nell'ottica di creare un vero lavoro sinergico tra medici di medicina generale e specialisti, per alleggerire gli ospedali ed ottenere un conseguente risparmio sulla spesa sanitaria. Su questo fronte, però, il centrodestra alla guida della Regione non ha speso una sola parola e nemmeno un centesimo".