CUNEO - ''Il mercato all’aperto più sicuro del supermercato, ci auguriamo che altri sindaci ne consentano lo svolgimento''

Alcuni comuni della provincia non si sono mai fermati (Cuneo, Dronero e Busca). L'appello di Confcommercio alle amministrazioni locali

Redazione 28/04/2020 13:11

 
 
Sono stati giorni di contatti febbrili, di colloqui e contatti, tra sindaci, assessori, rappresentanti degli ambulanti. In alcuni comuni della Provincia i mercati ambulanti di prodotti alimentari non si sono mai fermati, come Busca, Cuneo, Dronero e Montà d’Alba; in altri si sono tenuti incontri con le Autorità locali provare ad esaminare quale poteva essere il piano per l’apertura in sicurezza dell’area mercatale, come Bra, Savigliano e Mondovì. 
 
“Voglio ringraziare – afferma Gualtiero Chiaramello, presidente del Sindacato Venditori Ambulanti e su Aree Pubbliche Fiva-Confcommercio-Imprese per l’Italia-della provincia di Cuneo – in primis i Sindaci che hanno ritenuto di non dover interrompere il servizio sociale svolto dai mercati ambulanti alimentari, poi i loro colleghi che in un primo tempo decisero per la chiusura, poi, sollecitati da Fiva e Confcommercio e considerato il rispetto delle norme a difesa della salute pubblica, valutarono positivamente la proposta di riaprire le proprie aree mercatali, oltre che, ovviamente, i Vigili urbani e le Squadre della Protezione Civile che stanno prestando la propria opera attenta e precisa per il corretto svolgimento dei mercati”. “Comprendo – aggiunge Chiaramello – il timore dei Sindaci, ma ritengo che, come dimostrato ampiamente, la sicurezza sanitaria è salvaguardata dalla distanza tra i banchi, dalle corsie d’accesso, dalla delimitazione delle zone di transito e dall’attività dei Corpi di Polizia Locale e dei volontari della Protezione Civile”.
 
Plaudo all’attività intensa svolta da Fiva della Granda - interviene Luca Chiapella, presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia-della provincia di Cuneo – che insieme a Confcommercio provinciale sta svolgendo un’intensa attività sindacale a favore degli ambulanti; fin da subito, nei vari contatti avuti con le amministrazioni comunali, abbiamo sottolineato il fatto che nelle aree mercatali il pericolo contagio è fortemente ridotto e che gli spazi nei quali si muovono gli
operatori sono distanti da quelli utilizzati dalla clientela”.
 
“Ci auguriamo – concludono Chiaramello e Chiapella – che anche altre Amministrazioni comunali si aggiungano all’ormai lungo elenco di quelle che permettono lo svolgimento dei mercati, più sicuri dei supermercati”.
 
 

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