“I parcheggi sotterranei di via Einaudi e piazza della Costituzione non hanno una proprietà definita da trent'anni”. Così il consigliere comunale della Cuneo Per i Beni Comuni,
Ugo Sturlese, ha incalzato l'amministrazione comunale su un tema già
emerso nei giorni scorsi. Secondo l'ex primario del Santa Croce l'apertura di quei parcheggi al pubblico potrebbe essere un'alternativa a quello di piazza Europa : “
Da tempo abbiamo iniziato a muovere delle critiche severe al progetto del parcheggio sotterraneo in piazza Europa. Avevamo proposto una riqualificazione della piazza in superficie. La mobilità per essere sostenibile deve tendere alla riduzione della mobilità su gomma nel centro cittadino, mentre questo progetto va nella direzione opposta”.
Nessun altro è intervenuto nel dibattito svoltosi nel Consiglio comunale di ieri, lunedì 19 marzo. A rispondere a Sturlese è stato l'assessore all'Urbanistica Luca Serale che ha premesso: “C'è un errore. Si parla di un vasto spazio sotto piazza della Costituzione, ma ciò a cui lei si riferisce si trova sotto l'immobile 'Agorà'”.
La ricostruzione fatta dallo stesso Serale parte dal 1980, più precisamente proprio dall'intervento 'Agorà', che prevedeva la ricollocazione dei fabbricati produttivi delle fabbriche ex Bongiovanni e la riconversione dell'intera area a destinazioni residenziali, terziarie e commerciali. L'attuazione di un primo lotto su corso Nizza viene coinvolto nel fallimento dell'impresa Dutto Ermenegildo a cui subentra la società Eurofim.
L'attuazione d'intervento edilizio si protrae per oltre vent'anni. Dagli atti d'ufficio emerge che l'evoluzione dei rapporti tra il Comune e il concessionario, già lunga e complessa, trova un importante elemento di riferimento con la sottoscrizione di un atto unilaterale di impegno da parte di Eurofim (siamo nel 2000):
Uno. Oneri di urbanizzazione da versare e relativi tempi e modalità di pagamento.
Due. Opere di urbanizzazione da eseguirsi a scomputo di parte delle opere di urbanizzazione.
Tre. Riconferma degli standard urbanistici minimi dovuti per legge, (in parte da reperirsi mediante cessione gratuita di aree servizi corrispondenti ai terreni e in parte da monetizzare).
Quattro. Quantificazione del fabbisogno minimo di area parcheggi, in particolare area parcheggio di uso pubblico da stimarsi sulla base del consuntivo complessivo delle volumetrie e delle superfici utili lorde realizzate, che intervengono nella determinazione di tale fabbisogno.
Il contenzioso tra il comune ed Eurofim si evidenzia a partire dall'anno 2004/05 circa, in occasione della mancata presa in carico delle opere di urbanizazione relative a via Einaudi, eseguite in modo incompleto e con difformità da a parte del concessionario.
Negli anni tra il 2005 e il 2006 infatti, i necessari rilievi tecnici nel settore lavori pubblici coinvolgono anche le operazioni di acquisizione gratuita delle aree da cedersi come standard urbanistico, ovvero la futura area di piazza della Costituzione e del parcheggio di via Einaudi, determinando da parte di Eurofim la mancata sottoscrizione dei dovuti atti notarili di trasferimento.
Nel contenzioso si innesta anche il problema dei parcheggi sotterranei destinati all'uso pubblico, il contenzioso latente da anni verte su tre questioni che ad oggi restano aperte: il danno da corrispondere al Comune per le difformità nell'esecuzione delle opere di urbanizzazione di via Einaudi; la cessione gratuita delle aree dovute per gli standard urbanistici e il reperimento di fabbisogno di parcheggi pubblici.
Chiarita la questione, l'assessore Serale, in chiusura di intervento, ha sintetizzato una dichiarazione d'intenti: “Negli anni sono stati numerosi i tentativi di avviare una trattativa con il concessionario al fine di ottenere una ricomposizione bonaria del contenzioso che non può ammettere una risoluzione solo parziale delle tre questioni aperte. È ferma intenzione dell'amministrazione definire la questione. Sarà mia cura informare la commissione competente dei prossimi passi”.
Ugo Sturlese ha controreplicato : ”Viene dato atto che le cose che abbiamo detto corrispondono a verità. In questa città ci sono situazioni oscure. Questi spazi sotterranei non sapevo dove fossero perché sono sbarrati, ho visto solo l'ingresso. Mi riesce arduo capire la situazione. Prendiamo atto della volontà di portare a conclusione questa storia che ha dell'incredibile in quanto abbiamo scoperto che la strada di via Einaudi non è di proprietà del Comune, e che questa non è definita neanche su piazza della Costituzione”.