“Il Piano Periferie, e quindi anche il progetto per il parcheggio interrato in piazza Europa, era nel programma elettorale del Sindaco, quello per il quale questa maggioranza è stata votata, non è un qualcosa che abbiamo tirato 'fuori dal cilindro', non è qualcosa che ci siamo inventati dall'oggi al domani”. Così l'assessore Davide Dalmasso ha risposto, durante la seduta del Consiglio comunale di ieri sera, lunedì 28 maggio, all'interrogazione presentata da Ugo Sturlese, Luciana Toselli e Maria Luisa Martello relativamente alla dibattuta questione del parcheggio sotterraneo da realizzare in piazza Europa. I consiglieri di minoranza hanno richiesto delucidazioni tecniche approfondite in merito al progetto, l'intervento n°15 del Bando Periferie.

 

Un progetto che sta facendo discutere a Cuneo ormai da mesi, un'opera contro la quale una delegazione del Comitato per la Tutela di piazza Europa ha manifestato pacificamente prima della stessa seduta del Consiglio comunale. “Sono state raccolte quasi 3 mila firme contro questo parcheggio, sintomo dell'avversione della popolazione a questo progetto”, ha commentato Sturlese, al quale si sono accodati Beppe Lauria  - “Mi chiedo fino a che punto la maggioranza sia disposta ad avallare una scelta con la quale una così considerevole parte della cittadinanza non è d'accordo” -  e Silvia Cina (M5S), che ha spiegato: “Avremmo agito proponendo un referendum ai cittadini, siamo ancora in tempo a farlo”.

 

L'assessore Dalmasso ha difeso l'operato dell'amministrazione, rispondendo ai quesiti di carattere tecnico posti da Sturlese: “Il progetto 'Periferie al Centro' è stato presentato nel 2016 con tutta la documentazione necessaria assieme alla delibera di Giunta dedicata - ha spiegato Davide Dalmasso -. Tra i 18 progetti c'era anche quello del parcheggio interrato in piazza Europa, che quindi non è una nostra trovata dell'ultimo momento”. Secondo Sturlese il progetto definitivo va presentato entro il prossimo 8 giugno. Termine smentito dallo stesso Dalmasso: “Le tempistiche, trattandosi di un project financing, non sono quelle ordinarie. Servirà individuare un proponente per i lavori. L’ipotesi è quella di iniziare nel 2019, e di proseguire con i lavori per 12-18 mesi circa”. La polemica, in ogni caso, sembra ben lontana dalla sua conclusione.