Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa diffuso da Confesercenti Cuneo.
Il “Patto del Quirinale” - firmato dal Presidente del Consiglio Mario Draghi e dal Presidente della Repubblica Francese Emmanuel Macron il 26 novembre -, può - anzi deve - diventare un trampolino di lancio per il territorio del Cuneese e della Liguria, verso la vicina Francia. Ne sono convinte le associazioni della Confesercenti cuneesi ed imperiesi, da sempre pronte a scendere in campo unite per realizzare progetti ed iniziative che coinvolgano il “triangolo economico” formato da Cuneo-Imperia-Nizza.
Il trattato internazionale scritto a Roma e a Parigi per “una cooperazione bilaterale rafforzata”, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e delle delegazioni italiana e francese, ha delle ricadute dirette e strategiche su questa area di confine, territorio transfrontaliero e fucina di grande cooperazione tra i due Stati .
Confesercenti ha così deciso di inviare i documenti sottoscritti a tutti i sindaci della provincia per evidenziare l'importanza di un trattato che coinvolgerà nei prossimi anni tutti i territori, in prima fila gli enti locali .
“Il potere centrale ha disegnato in modo preciso una strada futura che se i nostri amministratori sapranno utilizzare - sottolinea Ino Bonello presidente provinciale Confesercenti Imperia - cambierà le abitudini delle nostre popolazioni”.
Delle potenzialità del trattato che, precisa: “Si rinnova l’ambizione comune dell’Italia e della Francia quali membri fondatori nel progetto europeo. Questo programma di lavoro precisa le assi e i progetti di cooperazione che i due Paesi intendono attuare in applicazione dei principi posti dal Trattato”, ne sono convinti anche il presidente Confesercenti Cuneo, Giuseppe Bonetto ed il Direttore Generale Nadia dal Bono.
“Mi piace commentare questo Patto, usando le parole di Mario Rigoni Stern in una sua intervista del 1999 spiega il presidente Bonetto: “Almeno per quanto riguarda la geografia ambientale, di confini non si dovrebbe mai parlare, bensì di continuità, consociazioni, correlazioni fisiche e storiche di territori attigui. Qui, dove Alpi e Mediterraneo si incontrano e si confondono; e si fondono creando una cosa unica, dove le basi dei monti sono bordate di calda schiuma e le cime di neve permanente. Argentera-Mercantour a cavallo tra Italia e Francia e le aree protette delle Alpi Marittime e Liguri tra loro non hanno confini, sono un sito d’Europa, un dono di Dio agli uomini del Duemila perché sia conservato e tramandato”.
“La frontiera terrestre italo-francese – proseguono Confesercenti Imperia e Cuneo - viene indicata come un bacino di vita interconnesso, in cui le popolazioni italiane e francesi condividono un destino comune e con questo patto i due Paesi s’impegnano a facilitare la vita quotidiana degli abitanti , desiderose di favorire una migliore conoscenza reciproca delle loro società civili, in un’ottica di cittadinanza europea, in particolare tra le giovani generazioni”.
Per meglio strutturare la politica transfrontaliera italo-francese si dovrà istituire un Comitato di cooperazione transfrontaliera designando rappresentanti delle collettività locali interessate, dei raggruppamenti locali di cooperazione frontaliera esistenti, dei rappresentanti degli Stati e delle amministrazioni centrali e parlamentari; il Comitato potrà associare secondo le necessità e in ragione delle tematiche affrontate il Principato di Monaco quale membro osservatore.
E' previsto di programmare un esercizio annuale di protezione civile tra unità di soccorso dei dipartimenti di confine, con l’obiettivo di creare a termine delle squadre congiunte di protezione civile tra le regioni e i dipartimenti di confine; avviare i negoziati su un accordo transfrontaliero sulla cooperazione tra istituzioni sanitarie, che preveda, particolarmente in caso di urgenza o crisi, il sostegno e il coordinamento degli interventi di urgenza e di primo soccorso, la continuità nelle cure ospedaliere, l’intervento di professionisti della salute abilitati all’esercizio della professione in caso di mancanza temporanea di professionisti specializzati, la cooperazione con i professionisti della salute pubblica locale, la condivisione di expertise e l’organizzazione di esercitazioni congiunte.
“Tra i settori chiave – interviene Sergio Scibilia segretario provinciale Confesercenti Imperia – ci sarà anche la mobilità ferroviaria transalpina che, nello sviluppo coordinato e sostenibile richiesto dal Trattato, assumerà un interesse strategico, in quanto nel futuro i due Stati dovranno mirare ad una rete di trasporti transfrontaliera ferroviaria, stradale e marittima sempre più integrata” .
Quindi sono interessate le nostre linee ferroviarie tra le Alpi ed il Mediterraneo, ma anche la linea costiera tra Cannes e Alassio , per esempio o i collegamenti tra i porti , rilanciando i progetti di collegamenti via mare, già proposti da Confindustria, nonché il tragico traforo del Colle di Tenda che dovrà essere terminato .
L'articolo 10 del “Patto del Quirinale” è scritto per risolvere e valorizzare la nostra ferrovia di Val Roya, e ne indica i punti cardini che sono quelli necessari per superare le attuali difficoltà e le beghe burocratiche che stanno impedendo e ostacolando il volo ad una linea internazionale .
Il Trattato è chiaro e per Confesercenti non ci sono più scuse: “si devono facilitare l’organizzazione dei servizi transfrontalieri di trasporto merci e persone verso le zone toccate dalla tempesta Alex-Brigitta e far uscire dall’isolamento la val Roia;bisogna approvare la nuova Convenzione intergovernativa che inquadri le modalità di manutenzione corrente e di sfruttamento della linea Cuneo-Breil-Ventimiglia e intraprendere azioni comuni per un rapido ripristino dell’infrastruttura di questa linea e per il suo adeguamento ai fini del ritorno a livelli di servizio commerciale adeguati”.
Questo è il “Patto del Quirinale” che ora dovrà essere rettificato dai rispettivi Parlamenti e messo in atto, creando nuovi progetti di cooperazione e di sviluppo nelle regioni Liguria, Cuneese e Piemonte, coinvolgendo il Principato di Monaco.