In Piemonte, negli ultimi anni, l’abbinamento sport e ambiente sta crescendo sempre di più. Trekking, ciclismo, sci, alpinismo, equitazione sono alcune delle attività diventate molto attrattive in una regione che sta riscoprendo il forte rapporto che lega l’uomo alla natura. La montagna è il simbolo di questo percorso in cui vengono coinvolti gli agonisti, ma anche le famiglie che intendono accostare lo svago alle attività sane svolte all’aperto.
Una parte importante di opportunità la offre la rete escursionistica. Sul territorio regionale sono presenti 4.408 itinerari per una lunghezza complessiva di 19.795 chilometri, così suddivisi per provincia: 1.272 a Torino (5.388 km.); 1.048 a Cuneo (5.297 km.); 665 a Verbania (3.107 km.); 407 a Vercelli (1.320 km.); 402 a Biella (1.298 km.); 299 ad Asti (1.447 km.); 247 ad Alessandria (1.686 km.) e 68 a Novara (252 km.). Nel contesto degli itinerari spicca il Tour del Monviso, montagna emblema del Piemonte. Con la riapertura del Buco di Viso - il primo traforo europeo realizzato tra il 1475 e il 1480 a quasi 3.000 metri di quota - e la valorizzazione dei camminamenti attorno al “Re di Pietra” gli appositi contatori hanno rilevato, durante l’ultima stagione, 40.000 passaggi, dei quali il 67% di escursionisti italiani e il 33% di quelli stranieri.
Ma nella ricerca realizzata dall’assessorato alla Montagna della Regione e dall’Istituto Ires ci sono altri dati interessanti. Come la presenza annua sulle montagne piemontesi di oltre 200.000 persone che creano un indotto economico diretto di 5 milioni di euro. Senza contare il valore di mercato per le attrezzature e l’abbigliamento. La Regione, in questi anni, per promuovere il turismo outdoor ha investito molte risorse: 40 milioni di euro utilizzando fondi propri, nazionali ed europei. L’attuale Programma di Sviluppo Rurale prevede per l’ambito sentieristico il rilevante importo di 13.700.000 euro. Nelle scorse settimane la Giunta Chiamparino, su proposta dell’assessore, Alberto Valmaggia, ha approvato la delibera con la quale viene destinato un milione di euro alle Unioni Montane piemontesi, per interventi di manutenzione ordinaria degli itinerari montani. Di questi, 276.486 euro arriveranno in provincia di Cuneo. Inoltre, ogni giorno gli operatori forestali della Regione, i Parchi, le Unioni Montane, le associazioni, il Cai lavorano con impegno per rendere fruibili i 4.408 itinerari, tra cui quelli della Grande Traversata delle Alpi (Gta) e i Percorsi Occitani. “Attraverso i tanti investimenti fatti - sottolinea l’assessore Valmaggia - vogliamo creare un sistema Piemonte capace di promuoversi in modo coordinato nei confronti dei turisti italiani e stranieri”.
Le prospettive future? “Il lavoro da fare è ancora tanto, ma grazie all’impegno dei tanti attori pubblici e privati oggi siamo in grado di dire che il Piemonte è sulla strada giusta per confermarsi tra le regioni di maggior richiamo a livello europeo sul fronte delle attività outdoor. Con gli oltre 19.000 chilometri di sentieri, dall’Alta Valle Tanaro, alla Valle d’Ossola, dalle Langhe Roero al Monferrato, ci sono davvero tante opportunità per soddisfare le esigenze di tutti i gusti”.