La Direzione Sanità della Regione Piemonte ha invitato le aziende sanitarie a manifestare la propria disponibilità alla sperimentazione del farmaco Avigan, secondo le indicazioni che verranno emanate domani dall’Agenzia italiana per il farmaco (Aifa), in modo da favorire il coordinamento delle attività e il dialogo con le autorità nazionali.
L’Avigan, un farmaco antivirale sviluppato nel 2014 dal gruppo giapponese Fujifilm Toyama Chemical (una consociata di Fujifilm), è al centro di una controversia apertasi in questi giorni dopo la diffusione sui social del video di un farmacista romano emigrato in Giappone che ne garantisce la capacità di bloccare il progredire della malattia se somministrato per tempo. Cristiano Aresu, questo il nome del farmacista, ha pubblicato sul suo profilo Facebook un video sulle presunte virtù del medicinale antinfluenzale noto anche come Favipiravir, che nel 2015 l'ospedale Spallanzani di Roma aveva già utilizzato come trattamento sperimentale contro il virus dell’ebola.
A riguardo l’Aifa - riservando di esprimersi in modo più approfondito - aveva tuttavia mostrato cautela e ricordato come “ad oggi, non esistono studi clinici pubblicati relativi all’efficacia e alla sicurezza del farmaco nel trattamento della malattia da Covid-19. Sono unicamente noti dati preliminari, disponibili attualmente solo come versione pre-proof (cioè non ancora sottoposti a revisione di esperti), di un piccolo studio non randomizzato, condotto in pazienti con Covid-19 non grave con non più di sette giorni di insorgenza”. Sebbene i dati disponibili sembrino suggerire una potenziale attività del Favipiravir, in particolare per quanto riguarda la velocità di scomparsa del virus dal sangue e su alcuni aspetti radiologici, “mancano dati sulla reale efficacia nell’uso clinico e sulla evoluzione della malattia”.
In Italia, proprio in queste ore, anche il governatore del Veneto Luca Zaia ha annunciato in diretta Facebook l’avvio della sperimentazione dell’Avigan, affermando: “Vi informo che l'Aifa ha dato l'ok anche per questo farmaco che verrà sperimentato in Veneto, spero che da domani si possa partire”.
TEST NEI LABORATORI PRIVATI
Altra novità in arrivo dalla Regione riguarda il fatto che i laboratori privati, dotati delle necessarie tecnologie, da domani potranno effettuare esami sui pazienti Covid-19 individuati in Piemonte. Sono allo studio le modalità per consentire l’effettuazione del tampone al domicilio del paziente.
Il numero degli esami svolti verrà così essere ulteriormente incrementato.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
L’Unità di Crisi della Regione ha finora distribuito alle Aziende sanitarie piemontesi i seguenti dispositivi di protezione: 800.000 mascherine chirurgiche, 130.000 mascherine FFP2, 7.000 mascherine FFP3, 200.000 guanti monouso, 20.000 camici protettivi, 100 pompe siringa, 19 videolaringoscopi (su 55 acquistati), 10.000 occhiali di protezione, 30.000 cuffie, 50.000 calzari.
Sono stati acquistati 5.000 sistemi di respirazione (caschi CPAP).