La sicurezza nelle città è la base per garantire ai cittadini una vita tranquilla e un elevato benessere. L’ordine pubblico e la sicurezza dello Stato sono materia nazionale, come stabilito dalla Costituzione. La polizia amministrativa locale, invece, è competenza delle regioni che affidano ai comuni norme generali stabilite. Di conseguenza, i costi sono a carico delle amministrazioni e sono consultabili all’interno dei documenti di bilancio, nella sezione dedicata alla sicurezza nelle amministrazioni. La polizia municipale non si limita, al contrario di come spesso si pensa, al controllo del traffico, ma garantisce la tutela e la sicurezza del comune. Il raggio d’azione in cui opera, salvo rare eccezioni, si limita quindi ai confini comunali.
La fondazione Openpolis ha reso disponibili e analizzato i dati relativi alla spesa per l’ordine pubblico sostenuta dai vari comuni in Italia, sia considerando la spesa totale sia prendendo in considerazione la somma pro capite. In base a questi dati il comune che spende di più in provincia di Cuneo è Lagnasco, vicino a Saluzzo, con 560,72 euro pro capite. Seguono Ostana, comune di 84 abitanti situato nella zona di Paesana, con 500,00 euro e Valdieri con 284,90 euro.
Escludendo i comuni che indicano zero euro nel bilancio (la motivazione è da ricercare nel fatto che spesso le amministrazioni non inseriscono le spese relative a un determinato ambito nella voce dedicata), Torre Mondovì, Govone e Murello sono le città che spendono meno in Granda. La prima indica nel bilancio appena 0,12 euro pro capite (58,21 euro in totale), Govone un centesimo in più, 0,13 pro capite, e Murello 0,21. La città di Cuneo comunica una spesa inferiore alla media nazionale: 32,06 euro pro capite, circa 1 milione e 781mila euro se si considera la spesa complessiva.
Analizzando la situazione regionale è possibile notare che la provincia di Cuneo si colloca molto in alto nella classifica. Sulle prime dieci posizioni per spesa quattro si trovano in Granda, tre in provincia di Torino, una a Verbano-Cusio Ossola, una a Novara e una a Biella. Il comune che spende di più in regione è proprio Lagnasco, seguito da Ostana. Al terzo posto si trova Valprato Soana (nel torinese) con 399,59 euro pro capite. Al fondo della classifica, invece, si collocano Tigliole in provincia di Alessandria con 0,12 euro pro capite, Torre Mondovì e Govone.
La situazione nella penisola
La spesa media, tenendo in considerazione anche i centri più piccoli, ammonta a 36,40 euro pro capite. Una delle motivazioni da associare a una maggiore spesa in alcuni comuni è da ricercare nell’elevata presenza di turisti. Tra le regioni che spendono di più ci sono la Valle d’Aosta (70,92), la Sardegna (50,84) e la Liguria (50,52). Tra quelle che invece hanno una spesa inferiore figurano il Friuli-Venezia Giulia (29,66), il Molise (26,58) e il Piemonte (26,42).
Tra i dati disponibili, nelle città con più di 200mila abitanti, Firenze è il comune con la spesa maggiore: 142,57 euro pro capite. Al secondo posto troviamo Roma con 122,25 euro pro capite e Venezia con 117,14 euro. Torino si colloca appena ai piedi del podio con 113,52 euro. Le grandi città in cui, invece, la spesa non supera i 70 euro sono Verona (66,62), Catania (65,34) e Messina (62,62). In generale, il capoluogo in cui le spese sono aumentate di più negli ultimi anni è Venezia (+39,14%).
L’amministrazione che in assoluto spende di più per la polizia municipale è Castel Condino, in provincia di Trento, con ben 1.637,84 euro pro capite. Seguono Portofino con 907,02 euro e Roseto Capo Spulico, vicino a Cosenza, con 890,73 euro.