Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa diffuso da Confagricoltura Piemonte.
L’emergenza maltempo, che purtroppo ha provocato vittime in Piemonte, sta mettendo a dura prova anche il settore agricolo. “Esprimiamo il nostro dolore per i morti a causa del maltempo: siamo vicini alle famiglie delle vittime di questa assurda tragedia – dichiara il presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasia – e lanciamo un appello alle istituzioni perché, nell’interesse del territorio e delle popolazioni, lavorino con noi per frenare il cambiamento climatico e per aiutarci nella nostra opera quotidiana di contrasto al dissesto idrogeologico”.
Praticamente ogni anno – sottolinea Confagricoltura - in occasione di precipitazioni anomale, che purtroppo sono sempre più frequenti, si registrano esondazioni che causano gravissimi danni alle strutture e alle infrastrutture agricole, alla viabilità interpoderale, ai sistemi di irrigazione e alla viabilità ordinaria, creando seri pericoli per la sicurezza della popolazione.
La nostra regione, a ridosso dell'arco alpino, è estremamente fragile e vulnerabile a livello ambientale. Manca, ormai da troppi anni, una seria politica di difesa del territorio che, complice la mancanza di risorse per attuare un’adeguata prevenzione e protezione, dimostra quando sia indispensabile riprendere pratiche oggi ormai abbandonate ma fino a pochi decenni fa considerate fondamentali, quali, per esempio, la manutenzione ordinaria dei fossi e dei rivi e la pulizia accurata degli alvei dei torrenti e dei fiumi.
Il “non intervento” degli ultimi anni ha provocato danni gravissimi, sia in termini ambientali, sia per quanto riguarda il vero e proprio danno economico alle attività produttive e al sistema infrastrutturale. Per Confagricoltura è necessario intervenire tempestivamente per evitare che questo stato di degrado continui a peggiorare.
Confagricoltura evidenzia inoltre come il 31 ottobre scada il periodo utile per distribuire digestato non palabile classificato sottoprodotto: il divieto si protrarrà per 120 giorni, cioè fino al 28 febbraio prossimo. Per altre matrici non palabili, posto il divieto assoluto dal 1° dicembre al 31 gennaio, verranno definiti altri 30 giorni di divieto in base ai bollettini bisettimanali emanati dalla Regione Piemonte. Tuttavia, le precipitazioni eccezionali di questi giorni che in alcune aree del Piemonte hanno causato allagamenti dei terreni, e che secondo le previsioni meteorologiche si protrarranno ancora per un certo periodo, in primo luogo renderanno impossibile negli ultimi 10 giorni di ottobre distribuire le matrici per le quali dal 1° novembre scatta il divieto di distribuzione assoluto (digestato classificato sottoprodotto) e causeranno verosimilmente anche notevoli difficoltà per quelle per le quali il divieto si attiva nel corso del prossimo mese.
Questo impedimento di ordine agronomico, insieme con quello di ordine amministrativo, metterà in difficoltà molte imprese che gestiscono bio-digestori e anche numerosi allevamenti, non solo sotto il profilo dello stoccaggio delle matrici non palabili, ma anche per interventi mirati alla fertilizzazione dei suoli con digestati non palabili e liquami. Stante questa situazione Confagricoltura ha chiesto alla Regione che sia consentita in tutto il Piemonte la distribuzione del digestato non palabile classificato sottoprodotto fino al 15 novembre e che l'inizio del periodo di divieto legato all'emanazione dei bollettini venga posticipato al 15 novembre prossimo.