“Le risorse messe a disposizione dal PNRR rappresentano una grande opportunità per lo sviluppo della banda ultralarga. L’innovazione è una delle condizioni imprescindibili per l’accesso ai fondi europei, un treno che non possiamo permetterci di perdere. In Piemonte, su 927.250 indirizzi mappati da operatori privati e governo nell’ambito del Piano “Italia a 1 Giga”, circa 269 mila saranno oggetto di intervento pubblico. Si tratta di un risultato importante, anche se la strada da percorrere è tutta in salita”. Lo afferma il vicepresidente all’Innovazione di ANCI Piemonte, Michele Pianetta, commentando i numeri del piano lanciato dal Ministero per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale con i fondi del Recovery Plan.
L’iniziativa stanzierà complessivamente 40 miliardi di euro per portare la connettività a 1 gigabit in download a 6,2 milioni di indirizzi in tutta Italia, pari al 29% dei 21,3 milioni dei civici oggetto di mappatura da parte di operatori privati e governo. Percentuale che in Piemonte si attesta al 4,3%. Laddove la connettività a un gigabit non potrà essere garantita dalle risorse del Piano, gli operatori privati si attiveranno per fornire ai cittadini connessioni ad almeno 300 megabit al secondo, soglia minima per realizzare il “salto tecnologico” richiesto dall’UE per la trasformazione digitale della PA.
“Al di là dei numeri – spiega Pianetta – dobbiamo però guardare ai fatti. Purtroppo, in questi anni, ci siamo abituati agli annunci mentre questioni come il digital divide e la semplificazione amministrativa venivano gestite con modalità che hanno portato a risultati decisamente poco soddisfacenti. Non possiamo più permettercelo – continua Pianetta – soprattutto ora che stiamo entrando nella fase più delicata: entro i primi mesi del 2022 dovrebbe essere lanciato il bando di gara per l’avvio del piano “Italia a 1 giga”. In futuro, i Comuni dovranno attuare iniziative e progetti che modificheranno l’assetto delle città: sono previsti importanti investimenti nel settore delle infrastrutture, del trasporto pubblico e dell’energia”
“Come ANCI – conclude Pianetta – abbiamo dato e continueremo a dare il nostro contributo in tutte le sedi utili, sia a livello nazionale sia a livello regionale. Abbiamo ribadito l’urgenza di realizzare i lavori al più presto, con un’attenzione peculiare ai comuni medio-piccoli e alle aree svantaggiate. Serve un cambio di rotta, non possiamo permetterci ulteriori disagi e ritardi”.