CUNEO - Il presidente del FAI scrive al ministro: "Si definisca il futuro della ferrovia Cuneo-Ventimiglia"

Andrea Carandini, forte del sostegno dei 75 mila che l'hanno eletta "Luogo del Cuore", ha inviato una lettera a Giovannini

Redazione 05/05/2021 13:04

Pubblichiamo la lettera che il Presidente nazionale del FAI Andrea Carandini ha inviato al Ministro Enrico Giovannini per il futuro della storica ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza, Luogo del Cuore più votato dagli italiani nel  censimento 2020 grazie all’attivazione dei comitati “Amici del treno delle meraviglie”, “Comitato Amici della Ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza” e “Amis du Train des Merveilles”.  Il numero uno del Fondo Ambiente Italiano chiede al Governo il rinnovo della convenzione italo-francese che regola i rapporti di gestione congiunta dell’infrastruttura, il ripristino dei danni causati dall’alluvione dello scorso ottobre e soprattutto  la definizione di una visione di futuro per la ferrovia.
 
Di seguito il testo completo della lettera.
 
 
Ill.mo Ministro On. Enrico Giovannini 
Ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili
 
Egregio Dottore Enrico Maria Pujia 
Responsabile Commissione Intergovernativa tra l'Italia e Francia per il miglioramento della circolazione nelle Alpi del Sud
 
Milano, 4 maggio 2021
 
 
Oggetto: Ferrovia Cuneo - Ventimiglia – Nizza: 10° Censimento nazionale del FAI I Luoghi del Cuore
 
 
Egregio Signor Ministro, 
mi rivolgo a Lei in merito alla Ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza, storica infrastruttura nata dalla mente di Cavour, che dal 1929 consente il collegamento tra Italia e Francia attraverso il territorio montano del colle di Tenda. Come saprà, la ferrovia ha una storia travagliata: gravemente danneggiata nel 1943 dalle truppe tedesche in ritirata, fu rimessa in funzione nella seconda metà degli anni Settanta; nel 2013 arrivò a rischiare la dismissione, sventata anche grazie a un intervento di sensibilizzazione del FAI. Dall’ottobre 2020 è interrotta a causa dell’alluvione della Val Roja, che ha lasciato completamente isolato un tratto di territorio.
 
Proprio nel 2020 il FAI aveva lanciato la decima edizione del censimento nazionale “I Luoghi del Cuore”, con il quale ogni due anni la Fondazione chiede a tutti i cittadini di indicare e votare i luoghi che sentono cari e importanti e che vorrebbero fossero tutelati e valorizzati per le generazioni future. È il più importante progetto italiano di sensibilizzazione dei cittadini sul valore del patrimonio, che ha raccolto dal 2003 a oggi oltre 9,6 milioni di voti a favore di più di 39.000 luoghi in tutto il Paese.
 
L’edizione 2020 è stata vinta, con 75.586 voti, dalla Ferrovia Cuneo – Ventimiglia – Nizza: per ottenere questo straordinario risultato si sono mobilitati comitati piemontesi, liguri e perfino uno francese, coinvolgendo cittadini, associazioni, commercianti e le stesse istituzioni locali, tutti soggetti per i quali la ferrovia risulta un’infrastruttura vitale, non solo per gli spostamenti locali, ma anche come possibile leva per la conoscenza, la fruizione e la valorizzazione di un territorio costituito in prevalenza da piccoli Comuni, che per contro insistono su luoghi di grande valenza paesaggistica, culturale, ambientale, inseriti nel Parco naturale europeo Alpi marittime e Mercantour e per i quali l’infrastruttura svolge un indubbio servizio d’importanza sociale, economica e culturale.
 
Purtroppo la storia recente di questa ferrovia, nata con spirito transnazionale e strategico, è quella di un lento declino, fra eventi avversi e anni di trascuratezza e depotenziamento, ma il risultato registrato con il Censimento dei Luoghi del Cuore testimonia quanto essa sia ritenuta essenziale per un ampio bacino di popolazione e Le scrivo dunque per riportarle le istanze delle persone che hanno promosso la raccolta voti per il censimento e che hanno riposto nel FAI l’auspicio che se ne faccia ambasciatore.
 
La prima riguarda il rinnovo della convenzione italo-francese che regola i rapporti di gestione congiunta dell’infrastruttura, che ci risulta essere in discussione proprio il 5 maggio, attraverso l’apposita conferenza intergovernativa.
 
La seconda, il ripristino della ferrovia in seguito ai danni dell’alluvione dello scorso ottobre, che si spera possa avvenire il più presto possibile.
 
La terza, forse la più complessa, la definizione di una visione di futuro per la ferrovia, che negli ultimi anni era stata gravemente penalizzata anche dall’estrema riduzione del numero delle corse giornaliere. La ferrovia può fare molto per la mobilità sostenibile dell’area – e sappiamo quanto Lei sia sensibile a questa tematica – ma anche per la valorizzazione del territorio. Il potenziamento di queste connessioni gli consentirebbe di essere presidiato e alle comunità di abitarlo, stimolando l’economia locale, alimentando circuiti benefici di permanenza e di implementazione dell’attrattività dei luoghi, e così scongiurandone lo spopolamento. Potenziare la linea ferroviaria significa, inoltre, perseguire politiche di mobilità sostenibile anche mediante il ricorso all’intermodalità dei trasporti (auto – treno – bici – altro), per favorire la fruizione e la valorizzazione delle eccellenze dei territori attraversati.
 
Certo di trovare ascolto nel riportare a Lei gli auspici e le voci dei 75.586 cittadini che hanno votato per la ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza al censimento dei Luoghi del Cuore, l’occasione è gradita per porgere i più cordiali saluti.
 
Andrea Carandini , Presidente del FAI

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