“Noi cuneesi siamo antifascisti nel dna. Ringrazio i sindaci di Busca e di Costigliole Saluzzo per avermi invitato a venire oggi qui a Ceretto, perchè vivere in un periodo di pace è una fortuna ma anche un pericolo, e il pericolo è dimenticare". "Il nostro dovere è ricordare soprattutto ai giovani quello che abbiamo imparato dai testimoni diretti di quei tragici eventi, sapendo che la libertà va difesa ogni giorno ed è fondata sul rispetto". Così il presidente della Regione Alberto Cirio e il sindaco di Busca Marco Gallo domenica scorsa 5 gennaio, alla commemorazione del 76esimo anniversario dell’eccidio di Ceretto che unisce la Città di Busca e i Comuni di Costigliole Saluzzo e Oriolo nella celebrazione.
L’eccidio di Ceretto avvenne proprio il 5 gennaio, nel 1944: in quel giorno 27 civili innocenti rastrellati nei campi e nelle case furono trucidati dai nazi-fascisti nella piazzetta della frazione al confine fa Busca e Costigliole.