Riceviamo e pubblichiamo.
Gentile redazione,
desidero inviare una lettera aperta di elogio al servizio di elisoccorso regionale, perché credo sia importante che la comunità sappia valorizzarne l'importanza.
Sono un cittadino italo-tedesco, residente in Germania, e il pomeriggio dello scorso 1° luglio mi trovavo poco dopo il Col de Panieris, ad una quota di circa 2700 metri, quasi alla fine della mia prima tappa di un giro escursionistico che avevo pianificato tra la Val di Stura e il Mercantour.
Scivolando su una zona pietrosa ed in parte innevata, mi infortunavo alla caviglia e mi rendevo conto immediatamente che era fratturata. Dopo aver capito di non avere altra scelta, ho chiamato il 118, che mi ha immediatamente passato il Soccorso Regionale, al cui tecnico di terra ho spiegato con precisione dove mi trovavo; il tecnico ha evidentemente trasmesso con competenza le mie informazioni tanto che l'elicottero (AW139) è apparso in cielo nemmeno mezz'ora dopo la mia chiamata.
L'intera equipe dell'elicottero è stata eccezionale: il pilota, la dottoressa, l'infermiere, il tecnico dell'elicottero al verricello e il tecnico sceso a terra per imbragarmi. Dal primo all'ultimo momento hanno dimostrato non solo efficienza e professionalità, ma anche (e non è da tutti) umanità ed empatia, fino a quando mi hanno lasciato all'ambulanza, presso Cuneo-Levaldigi.
So che gente così quando riceve elogi come il mio tende a rispondere "è lavoro". Certo, ma ogni lavoro può essere fatto in modo diverso, e queste persone mi hanno molto probabilmente salvato la vita: io non li dimenticherò mai. Durante il mio ricovero in ospedale, nei giorni scorsi ho provveduto a far giungere loro le mie parole.
Ho voluto scrivere alla stampa non solo per trasmettere alla comunità l'importanza ed il valore di questo servizio, di cui è importante essere consapevoli, ma anche per un secondo motivo: troppo spesso si legge di escursionisti che devono ricorrere all'elisoccorso perché impreparati o male equipaggiati; o addirittura si è letto di persone (spero siano casi davvero isolati) che "mettono in conto" di rientrare con l'elicottero, visto che c'è. Ecco, è bene sempre ricordare che questo servizio, pregiato e costoso, la cui assenza può costare la vita alle persone, deve essere usato solo come assoluta emergenza; e che è necessario andare in montagna preparati ed equipaggiati, per abbassare la necessità di dovervi ricorrere.
Con la speranza di tornare presto nelle bellissime montagne cuneesi, cordiali saluti.