“Il ritardo nelle consegne di Pfizer non ci ha fermati e non incide in alcun modo sulla nostra campagna vaccinale contro il Covid”: lo ha garantito il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio stamattina, martedì 19 gennaio, nel corso dell’inaugurazione a Torino di un nuovo hotspot per tamponi, alla quale è intervenuto con l’assessore Luigi Icardi.
“In Piemonte - ha sottolineato Cirio - sono state usate oltre il 90% delle dosi, perché siamo riusciti a compensare la mancata consegna attraverso un riequilibrio fra le aziende sanitarie. La nostra campagna quindi va avanti: il 30 gennaio sarà al via la vaccinazione degli ultra 80enni con il vaccino di Moderna, che deve essere conservato a -20 gradi, per cui avremo la collaborazione dei medici di base per la prenotazione ma faremo la somministrazione all’interno delle Asl”.
Cirio ha poi proseguito spiegando che “il Covid ci ha insegnato l’importanza del lavoro di squadra e il fatto che le professioni di tutti sono importanti. Seguendo questo insegnamento credo che potremo presto rivedere la luce e ripartire”. “Con il Veneto siamo stati i primi in Italia ad acquistare i tamponi rapidi, - ha ricordato l’ex europarlamentare albese - senza attendere il Governo. Abbiamo dovuto difendere il valore scientifico della nostra scelta, ma lo dico con soddisfazione perché dal 15 gennaio nel bollettino nazionale i tamponi rapidi vengono sommati a quelli molecolari, a testimonianza di come questa procedura fosse corretta. Purtroppo in Italia non siamo sempre pronti a recepire le indicazioni, però poi riusciamo ad adeguarci: già dal 3 dicembre infatti l’Europa si era espressa sul tampone antigenico, riconoscendone il valore”.