Oltre tre milioni di euro raccolti in appena un anno. Questo il risultato della campagna lanciata a novembre del 2022 dalla Fondazione Ospedale di Cuneo. Una raccolta fondi pensata per dotare il “Santa Croce” di una nuova Pet, uno strumento fondamentale per la medicina nucleare e per la rilevazione dei tumori. Un successo celebrato lunedì 11 dicembre in Provincia, con la prima edizione dell’Annual Charity Event 2023. Il territorio si è messo a disposizione per il suo ospedale, con donazioni che sono arrivate da fondazioni bancarie, istituti di credito, aziende, semplici cittadini e anche da soggetti anonimi.
L’evento è stato anche occasione, per il presidente della Regione Alberto Cirio, per ribadire la collocazione a Confreria del nuovo ospedale. “Se e quando si farà”, ha aggiunto sibillino Giancarlo Boselli, che non ha lasciato cadere nel vuoto le affermazioni di Cirio. Il capogruppo degli Indipendenti ha commentato in un comunicato stampa l’iniziativa di lunedì.
“Mi permetto di fare alcune riflessioni. Nel contesto della vicenda ospedale, ormai possiamo chiamarla così, questa sottolineatura non è un segnale di forza, anzi genera ulteriore incertezza”, ha scritto Boselli, sempre in riferimento alle parole del governatore relativamente all’ubicazione del nuovo ospedale.
Poi un suggerimento rivolto a Patrizia Manassero: “Ho grande stima della presidente (della Fondazione Ospedale, ndr) Silvia Merlo, che sta facendo molto per la sua città, e ritengo che la Sindaca dovrebbe senza indugio nominarla nella Fondazione Cassa di Risparmio e sostenerla per la Presidenza”. I vertici della CRC, insieme alla sua governance, saranno rinnovati ad aprile del 2024.
In chiusura uno sguardo in avanti, rivolto alle prossime regionali, cui lo stesso Boselli guarda con interesse: “Detto questo, - scrive ancora il capogruppo degli Indipendenti - non posso fare a meno di evidenziare che da un punto di vista politico non c’è da stappare lo spumante nel dover prendere atto che lo Stato o la Regione, come preferite, deve ormai affidarsi alla carità e alla beneficienza delle fondazioni private per avere le strumentazioni necessarie per gli ospedali. E qui rincaro la dose. C’è chi alla sanità pubblica non crede più e con una mano le toglie le risorse e con l’altra accompagna l’intervento dei privati, dipinti come salvatori e benefattori, risolutori della crisi che loro stessi hanno provocato nel settore. Noi crediamo in una sanità pubblica forte ed efficace, diritto costituzionale di cittadine e cittadini. Su questo si basa la nostra azione e su questo si basano le nostre proposte”.