DEMONTE - “Il semaforo di Demonte? Non è cambiato niente. Ora i tir accelerano per evitare il rosso”

Parlano due residenti che hanno osservato quanto accaduto in questi primi giorni, e ora domandano: “Perché non si è scelto di installare l’impianto più a valle?”

Redazione 10/08/2024 09:58

Riceviamo e pubblichiamo:
 
Egr. Direttore,
   siamo cittadini demontesi residenti sulla Strada Statale 21, all’altezza del semaforo “intelligente”, all’entrata di Demonte da Cuneo. Dopo 9 giorni di costante osservazione, abbiamo fatto alcune riflessioni: i TIR, per approfittare del giallo lampeggiante (via libera), arrivano al semaforo alla massima velocità e all’improvviso apparire del “rosso” o lo ignorano oppure inchiodano superando abbondantemente la linea di stop, ostruendo in questo modo i nostri cancelli.
 
Il peggio però è che per ripartire il più presto possibile, in salita, tengono l’acceleratore schiacciato con conseguente grave inquinamento acustico e atmosferico. Certo, riconosciamo che ci sono anche alcuni (pochi) autisti coscienziosi. Per non parlare poi dei motociclisti che superano le code, s’infilano dappertutto e non possono fare a meno di smanettare.
 
Ci domandiamo perché non sia stata adottata una proposta “di buon senso” avanzata da noi e vicini nel mese di aprile, prima dei lavori, con installazione del semaforo più a valle prima del ponte sul Rio Kant, meno penalizzante nei nostri confronti e dei nostri vicini. Il leggero incremento dei costi (già di per sé elevatissimi) e il modesto aumento dei tempi di attesa venivano giustificati dalla lunghezza del disagio e dai problemi di inquinamento che si protrarranno per anni.
 
Se poi consideriamo che in paese passa lo stesso numero di TIR di prima del semaforo con una velocità più elevata e, inoltre, si verificano ancora incroci per mancato rispetto del semaforo rosso, non vediamo vantaggi per residenti e turisti, ma nemmeno per gli autisti.
 
Ci auguriamo che questa esperienza convinca l’amministrazione e i cittadini a pretendere la più rapida attuazione delle promesse (da trent’anni) e agognate circonvallazioni di Demonte e Aisone.
 
 
Amelia Gardinali e Silvio Rosso

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