Riceviamo e pubblichiamo da Coldiretti Piemonte.
Un calo delle presenze dell’80% in agriturismo per il ponte del 2 giugno che è la prima occasione per fare una scampagnata nel verde, anche se solo in regione, dopo che il lockdown da coronavirus ha fatto saltare i tradizionali appuntamenti primaverili da Pasquetta al 1° maggio. E’ quanto stima la Coldiretti rispetto allo scorso anno sulla base delle prenotazioni indicate da Terranostra, in occasione del ponte della Festa della Repubblica. “Certo il lockdown ha pesato, e continua a farlo, fortemente sul nostro comparto – spiega Stefania Grandinetti presidente Terranostra Piemonte -. Per questo è necessario permettere la ripartenza, sempre in completa sicurezza, cercando di non tagliare fuori il nostro Paese dagli accordi per la circolazione turistica. Per una fuga dalla città o una vera e propria vacanza rigenerante dopo questi mesi, gli agriturismi giocano un ruolo fondamentale essendo anche le strutture che hanno maggiori spazi all’aperto utili a consentire il rispetto delle misure di precauzione anti contagio e offrendo alla clientela la cucina tipica del territorio, a volte rivisitata in chiave moderna, sempre attenta alla
stagionalità ed ai principi della salubrità, genuinità e tracciabilità da gustare comodamente anche all’aperto. Proprio su questa scia alcuni agriturismi piemontesi
hanno ideato l’agripicnic o l’agriaperitivo: un kit consegnato agli ospiti in una graziosa cassetta con diverse prelibatezze da mangiare sul prato o sotto il pergolato all’ombra. O ancora, per evitare di mettersi ai fornelli, c’è chi ha dato la possibilità di prenotare on line il menù da ritirare o da ricevere a casa con un kit che, oltre al cibo, contiene le istruzioni per assemblarlo, prepararlo e presentarlo in tavola nel migliore dei modi”. “Il blocco degli spostamenti, ovviamente, fa sì che la ripresa turistica sia lenta – affermano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale - quindi, se confermata dal 3 giugno, l’apertura agli sconfinamenti tra regioni potrà rappresentare una boccata d’ossigeno. Tuttavia, ad avere un peso determinante è anche il crollo del turismo internazionale: il Piemonte è da sempre apprezzato dagli stranieri soprattutto provenienti da Germania, Benelux e Francia. Proprio l’agriturismo svolge un ruolo centrale per la vacanza Made in Italy nella Fase 2 perché contribuisce in modo determinante al turismo di prossimità per la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle nostre campagne”.