Ricordare Nello Streri nel teatro che lui aveva contribuito a rendere grande, nei suoi lunghi anni da assessore alla Cultura. La proposta viene da Giancarlo Boselli, oggi capogruppo degli Indipendenti, in precedenza collega di Streri sui banchi del Consiglio comunale e della giunta.
“È ampiamente riconosciuto l’importante e determinante ruolo avuto dall’avvocato Nello Streri nella crescita e nello sviluppo dell’attività del Teatro Toselli con stagioni di grande valore, che permisero di ottenere prestigio a livello nazionale” ricorda Boselli, chiedendo alla sindaca se non sia ora “possibile e opportuno” tributare questo omaggio alla memoria dell’esponente politico e organizzatore culturale.
Nessuna volontà di “cancellare” Giovanni Toselli, il fondatore del teatro nazionale piemontese a cui è intitolato fin dall’Ottocento il civico teatro: “Anche il Lirico di Milano ha un doppio nome, oggi infatti si chiama Lirico Gaber” ricorda il consigliere. Per le intitolazioni stradali la commissione toponomastica richiede che il personaggio in questione sia deceduto da almeno dieci anni, per il teatro potrebbe essere più semplice. In ogni caso, aggiunge Boselli, il decennale della scomparsa di Streri è dietro l’angolo.
Nato nel 1923 a Cuneo, da una famiglia della buona borghesia che frequentava anche i Galimberti, Streri morì nel 2016 dopo essere stato partigiano, consigliere comunale per oltre mezzo secolo (il primo ingresso in municipio nel 1951), assessore e vicesindaco in svariate giunte. Amico personale di grandissimi attori e registi, da Pupi Avati a Paolo Rossi e Roberto Benigni, legò il suo nome anche alla rinascita del cinema Monviso e all’ideazione di eventi culturali, artistici e musicali, nonché all’ampiamento e allo sviluppo della biblioteca e del museo civico.