CUNEO - Il tema del biodigestore torna in Consiglio comunale a Cuneo: "Si intendono acquisire altri pareri tecnici?"

L'interpellanza presentata da Paolo Armellini (Indipendenti): "L'impianto non risponde a princìpi di ragionevolezza"

a.d. 19/07/2024 14:03

Si tornerà a parlare della situazione biodigestore nel prossimo Consiglio comunale di Cuneo, in programma all’inizio della prossima settimana. A riportare l’attenzione sul progetto per l’impianto da realizzare a Borgo San Dalmazzo è Paolo Armellini, consigliere degli Indipendenti, che ha presentato un’interpellanza sul tema. 
 
Nel documento Armellini ripercorre le “puntate” più recenti di una telenovela che prosegue ormai da anni: lo scorso 18 giugno il Consiglio comunale di Borgo San Dalmazzo ha discusso un documento, redatto con il supporto di legali e tecnici incaricati, con cui l’amministrazione borgarina ha presentato osservazioni tecniche e richieste di integrazione al progetto del biodigestore. lI 20 giugno il citato documento è stato portato in Provincia alla Conferenza dei Servizi, che ha poi dato parere favorevole al progetto, giudicandolo compatibile sotto il profilo ambientale. 
 
È di avviso diverso Armellini, che già negli scorsi mesi aveva esplicitato la sua posizione (che è quella degli Indipendenti) in Consiglio comunale: “Il biodigestore di Borgo San Dalmazzo, non rispettando il ‘ciclo chiuso dei rifiuti’ e dovendo necessariamente accogliere rifiuti fuori dall’ambito consortile, non risponde a principi di ragionevolezza e congruità nelle misure di diminuzione e limitazione dell’impatto ambientale”. “Nel Comune di Fossano - aggiunge Armellini - è previsto, ad appena 35 km di distanza dal biodigestore di Borgo, un impianto di produzione di biometano che, a regime, movimenterebbe quasi 70 mila tonnellate l’anno di biomasse agricole e zootecniche, perlopiù, pare, slegate dalle filiere locali”.
 
Il consigliere degli Indipendenti chiede ora quali siano i passi futuri del progetto: le scadenze, le acquisizioni di ulteriori pareri, le autorizzazioni, in previsione di una progettazione esecutiva dell’impianto. Armellini chiede inoltre se "il Comune di Cuneo, forte della sua posizione di socio di maggioranza in seno all’Acsr, mosso da un impeto di sensibilità ecologica tanto più gradito in quanto inaspettato, intenda ancora acquisire pareri o relazioni tecniche approfondite sull’impianto e sull’impatto ambientale futuro dello stesso sul territorio”. L’esponente degli Indipendenti propone infine di coinvolgere l’Autorità Rifiuti Piemonte in una revisione ragionata delle politiche di smaltimento dei rifiuti, viste le funzioni che le sono attribuite.
 
Nel prossimo Consiglio comunale le risposte dell’amministrazione.

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