CUNEO - 'Il tema della scuola non è stato affrontato abbastanza: vogliamo risposte'

Di fronte al municipio in via Roma il sit in organizzato da alcuni studenti cuneesi e dal movimento Assemblea Scuola Cuneo

a.d. 14/07/2020 18:59

Pensiamo che in queste settimane il tema della scuola non sia stato trattato abbastanza, mentre per noi è un’urgenza: settembre è vicino, vogliamo sapere come torneremo a scuola e in quali modalità”. Lo ha detto Eleonora Lingua, studente cuneese, tra le organizzatrici del sit in che nel pomeriggio di oggi, martedì 14 luglio, si è svolto a Cuneo in via Roma, di fronte al municipio. Ad organizzare il presidio alcuni studenti e il movimento “Assemblea Scuola Cuneo”. Alcune decine di giovani, ma anche alcuni insegnanti, si sono seduti in strada poco dopo le ore 17 leggendo un libro, per chiedere simbolicamente l’attenzione delle istituzioni sul tema della scuola, per avere risposte su un ritorno in classe, quello previsto a settembre, sul quale le incognite legate all’emergenza sanitaria sono ancora molte.
 
La didattica a distanza non può essere la soluzione per settembre, - ha detto la referente degli studenti presenti - andava bene per una situazione di emergenza, ora vorremmo altre risposte. Chiediamo che le istituzioni si impegnino a trovare spazi adeguati per permetterci di avere lezioni in presenza in sicurezza: sappiamo che non è facile, ma vorremmo almeno che il dibattito iniziasse”.
 
A portare la loro solidarietà e il loro appoggio ai ragazzi presenti anche diversi esponenti del Consiglio comunale e della Giunta di Cuneo: Ugo Sturlese, Alessandro Spedale, gli assessori Mauro Mantelli e Franca Giordano. “L’attenzione dell’amministrazione su questo tema è massima, posso garantirlo. - ha spiegato quest’ultima, che detiene la delega ai Servizi Educativi e Scolastici - Purtroppo ci troviamo ad avere a che fare con normative e linee guida, quelle che ci arrivano dal Governo, che spesso sono confusionarie e in contraddizione tra di loro. Gli studenti hanno bisogno di andare a scuola nelle scuole, è lì che possono crescere e confrontarsi. Noi possiamo concedere musei o biblioteche, ma quelle devono essere eccezioni, non la norma: le lezioni devono svolgersi nelle scuole, e sono gli stessi dirigenti scolastici a chiedercelo. Stiamo lavorando con il massimo impegno perché i nostri studenti tornino a scuola a settembre nelle migliori condizioni possibili”.
 

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