Le donne vivono di più, ma restano meno in salute. Questo in sintesi è il quadro che emerge dall’indagine sulla salute di genere in Piemonte promossa dall’Ires, l’istituto di ricerca economico-sociale della Regione.
L’aspettativa media di vita alla nascita nel 2021 è maggiore per le donne se confrontata con quella degli uomini (84,8 contro 80,1 anni), in aumento di circa un anno rispetto al 2020 per entrambi i generi, ma comunque inferiore al 2019 (rispettivamente 85,2 e 80,7) a causa dell’eccesso di mortalità osservato nel primo anno di pandemia. A un primo sguardo, le donne paiono favorite dal punto di vista della longevità. Tuttavia, precisano i ricercatori, la percezione dello stato di buona salute delle donne è peggiore rispetto a quella degli uomini. Nel 2021 la speranza di vita in buona salute era pari a 59,3 per le donne e 62,3 anni per gli uomini, con un guadagno di 2,2 e 1,6 anni rispetto al 2019. Il miglioramento è dovuto all’aumento della prevalenza della buona salute registrato nel contesto della pandemia.
Dal punto di vista del benessere psicologico, qual è la differenza tra donne e uomini? La pandemia ha messo a dura prova il benessere psicologico della popolazione: l’analisi dell’indice di salute mentale per ripartizione territoriale rivela un deterioramento delle condizioni su tutto il territorio nazionale. In Piemonte il peggioramento è particolarmente accentuato: gli indici sono inferiori rispetto alla media del Nord-ovest e nazionale per entrambi i generi. Nel 2021 la salute mentale delle donne è peggiore se confrontata con quella degli uomini (rispettivamente 64,5 versus 69,3) con un gap di genere di 4,8 punti in meno per le donne. Questo dato sembra confermare quanto già osservato per la salute fisica e l’aspettativa di vita: le donne vivono più anni, ma meno anni in buona salute.
Dei 65.535 utenti dei Servizi di Salute mentale, nel 2020, in Piemonte, il 56% era di sesso femminile. La percentuale di donne che accedono ai Servizi di Salute Mentale cresce al crescere dell’età: nel 2020 nella classe di età 18-34 anni il 49% delle donne era utente dei servizi di salute mentale piemontesi; oltre i 65 anni la percentuale di donne utenti raggiungeva il 63%. Nonostante la generale prevalenza femminile dei disturbi di salute mentale - con specifiche differenze di genere per diagnosi - se si analizza il fenomeno dei comportamenti autodistruttivi il gap si inverte: in Piemonte nel 2019, il 77,6% dei morti per suicidio erano uomini.