I contagi tornano a salire e per la provincia di Cuneo la zona arancione si allontana. Da domani, mercoledì 14 aprile, la Granda avrebbe dovuto tornare nella fascia meno restrittiva, ma come avevamo anticipato nei giorni scorsi l’incidenza dei nuovi casi giornalieri settimanali ogni 100 mila abitanti - dato utilizzato per stabilire il ‘colore’ di un territorio - ha invertito il trend.
Anche ieri, nonostante il lunedì sia il giorno in cui statisticamente vengono processati meno tamponi, la curva è andata nella direzione "sbagliata", registrando un nuovo aumento dell’incidenza a 276 (domenica erano 271,8, sabato 266,3). Com’è oramai noto la soglia che consente un allentamento delle misure è 250.
Analizzando le tempistiche sul nuovo cambio di tendenza pesa l’effetto del fine settimana di Pasqua. Probabilmente i cuneesi hanno abbassato l’attenzione durante il pranzo della domenica e nel lunedì di Pasquetta: il risultato è l’inversione di tendenza della curva dei contagi e un probabile prolungamento della permanenza in zona rossa.
Nel frattempo però, in un Piemonte tinto di arancione, c’è un’altra provincia che rischia di ripiombare nella fascia con misure più restrittive dopo appena due giorni: si tratta di Asti. Il territorio della città di San Secondo è salito a 284 nuovi contagi settimanali ogni 100 mila abitanti e ora risulta essere primo in Italia, davanti ad Aosta, Taranto e alla stessa Cuneo.
È probabile che già nella giornata di oggi, martedì 13 aprile, vengano emanati nuovi provvedimenti della Regione Piemonte, a meno di una nuova sorprendente inversione dell’andamento della curva nei dati di oggi.