Continua il blocco dei mezzi pesanti in valle Roja: nella convulsa giornata di ieri sono fioccate multe e dèmi-tour (in italiano, semplicemente dietrofront). Com’è oramai risaputo è in vigore l’ordinanza dei cinque comuni francesi che vieta il passaggio ai mezzi sopra le 19 tonnellate il passaggio in valle. Nella mattinata di ieri nel comune di Tenda, precisamente in frazione Vievola, la polizia locale ha intimato ad almeno quattro veicoli diretti a monte (tra cui un mezzo pesante Bonify e un associato Astra) di fare marcia indietro, ‘abbuonando’ la sanzione da 135 euro. Una situazione quantomeno paradossale, anche perché per un mezzo di tale portata raggiungere il cuneese passando per Savona significa sostenere un costo simile, se non superiore. Inoltre l’azione sarebbe illegale perché non rispetterebbe il codice stradale francese. Secondo indiscrezioni il sindaco di Tenda, Vassallo, se ne sarebbe accorto a seguito di un colloquio con la prefettura di Nizza (che venerdì scorso ha depositato il ricorso contro l’ordinanza dei sindaci al Tribunale Amministrativo). Altra vicenda è quella del pomeriggio: alle ore 16 i sindaci di Breil, Fontane e Saorge si sono trovati nel piazzale adiacente alla stazione di Breil, per erogare sanzioni da 135 euro ai malcapitati camionisti. Sul posto era presente anche un rappresentante dell’ufficio legale di Astra, Giacomo Rinaudo, per seguire l’evolversi della situazione. L’avvocato cuneese, sentito telefonicamente da Cuneodice.it, ha tenuto a precisare che Astra farà ricorso contro tutte le multe ‘illegittime’ emesse nei confronti degli aderenti. “Mi sono giunte voci sul fatto che da oggi (19 ottobre n.d.r.) i sindaci sarebbero intenzionati a multare per tre volte in tutti i comuni, sarebbe un’azione illegittima basata su un provvedimento che lo è altrettanto” ha affermato il legale dall'associazione Astra. Intanto è pronto il ricorso delle aziende del territorio, capofila la Buzzi, contro l’ordinanza dei cinque comuni francesi. A sostenere le imprese cuneesi Astra, Fai, Confartigianato e Confindustria. Le associazioni presenteranno ricorso entro i termini di legge (1 novembre) affidandosi a un avvocato francese. L’hanno stabilito in una riunione tenutasi nel capoluogo della Granda martedì 17 ottobre.