Sabato 28 agosto, a Vinadio, un motociclista perde la vita sulla strada del Colle della Maddalena in un incidente causato da fauna selvatica. E’ solo uno degli ultimi incidenti mortali dovuti a questa grave problematica oltre a centinaia di incidenti con feriti e gravissimi danni alle automobili e alle persone coinvolte.
In Piemonte 1100 incidenti stradali all’anno sono causati dalla fauna selvatica e in soli 5 mesi, da gennaio a maggio 2021, sono aumentate del 63% le richieste di indennizzo dei danni da parte degli agricoltori.
“La situazione è sempre più grave e deve continuare l’impegno della Regione e delle autorità preposte per ridurre il numero di selvatici. In merito agli incidenti mortali, con i nostri legali e dialogando con le associazioni dei Familiari e Vittime della Strada, stiamo valutando la possibilità e l’ammissibilità per porteci costituire parte civile al fianco della società che è sempre più coinvolta in questa gravissima problematica – spiegano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale-. La situazione è diventata insostenibile non solo nelle aree rurali della nostra Regione, ma anche nelle città tanto che viene compromesso l’equilibrio ambientale degli ecosistemi territoriali con la perdita della biodiversità e sono in costante aumento gli incidenti che mettono a rischio la pubblica sicurezza. Senza dimenticare il pericolo della diffusione di malattie evidenziato dallo stesso Piano di sorveglianza e prevenzione per il 2021, pubblicato dal ministero della Salute. In gioco, ricordiamo, che ci sono il futuro delle nostre imprese, la sicurezza dei cittadini e l’intero equilibrio ambientale di vaste aree territoriali piemontesi, anche di zone ad elevato pregio naturalistico. Per questo è urgente che le Istituzioni, dalla regione Piemonte in primis, non tergiversino e attuino urgentemente delle misure necessarie per contenere la fauna selvatica che è di proprietà dello Stato e lo Stato non può creare disagio, pericolo e danni ai propri cittadini che deve, invece, tutelare”.