Nel 2015, in provincia di Cuneo, si sono verificati 1.225 incidenti stradali con lesioni (+1,6% rispetto ai 1.205 di fine 2014), che hanno provocato il ferimento di 1.898 persone (+4,8% rispetto ai 1.811 di fine 2014) e la morte di altre 50 (+19% rispetto ai 42 di fine 2014). Sono dati ufficiali dell’ultimo Rapporto Aci-Istat, divulgato alcuni giorni fa a Roma dopo quelli provvisori anticipati nel luglio scorso. Numeri destinati, in particolare per i casi mortali, a ridimensionarsi in modo notevole: infatti, secondo i dati della Provincia di Cuneo, basati su fonti di stampa e quindi non ufficiali, i decessi su strada nella Granda, alla data del 14 novembre 2016 sono 32 (erano 48 nello stesso periodo dell’anno scorso). Un trend positivo che se confermato potrebbe mandare in archivio il 2016 come l’anno con il minor numero di morti sulle strade provinciali dall’inizio del nuovo millennio.
“Se nel 2014 c'era stata una battuta d'arresto nel numero delle vittime negli incidenti stradali, il 2015 ha siglato un'inversione di tendenza – affermano i vertici dell’Automobile club di Cuneo -. I dati dimostrano l'urgenza di garantire l'utilizzo di almeno il 50% dei proventi delle multe per favorire la mobilità e la sicurezza soprattutto in ambito urbano, dove si è verificato quasi il 60% degli incidenti accaduti nel 2015 in tutta la provincia, con attraversamenti pedonali moderni e visibili, percorsi ciclabili protetti, rotatorie efficaci a scongiurare i pericolosi urti laterali. Fortunatamente il 2016 sembra poter offrire dati decisamente migliori rispetto agli ultimi anni, almeno in termini di decessi. Siamo convinti che l'introduzione del reato di omicidio stradale possa aver avuto un effetto positivo, un elemento che dal punto di vista psicologico pare incidere. Ma non dobbiamo abbassare la guardia: alla base di tutto ci dev’essere una formazione continua che parta dalle scuole, che si completi con metodi innovativi nelle scuole guida e che si aggiorni periodicamente con l’obbligo di corsi di guida sicura come quelli di recente patrocinati dall’Aci Cuneo o in centri qualificati come sono le autoscuole a marchio Aci presenti anche nella nostra provincia”.
I dati forniti dalle statistiche Aci-Istat raccontano come la Granda nel 2015 si è confermata al terzo posto nella classifica regionale per numero di incidenti, dietro al Torinese (5.920 sinistri) e all’Alessandrino (1.354 sinistri), unica provincia piemontese però, che ha visto peggiorare rispetto al 2014 tutti i principali indicatori, con aumenti nel numero totale di incidenti, numero di morti e numero di feriti.
Il maggior numero dei 1.225 incidenti accaduti si è verificato su strade urbane (711), seguono le strade provinciali (361) quindi quelle statali (73). Tra le cause che hanno condotto al ferimento delle persone ci sono: le fuoriuscite di strada (167) e gli investimenti di pedone (137). I punti più pericolosi risultano essere gli incroci (104 impatti) e le intersezioni segnalate (62).