CUNEO - 'Incredulità, sconcerto ed amarezza': la presidente di Confcommercio Piemonte sul nuovo Dpcm

Il commento di Maria Luisa Coppa sui nuovi provvedimenti del Governo: 'Si condannano imprese del commercio e della ristorazione al fallimento'

Redazione 27/04/2020 09:46

"Incredulità, sconcerto ed amarezza”. E’ il commento “a caldo” della presidente di Confcommercio Piemonte, Maria Luisa Coppa, dopo il discorso alla nazione del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che ha annunciato l’entrata in vigore, dal 4 maggio, di un nuovo Dpcm in materia di contenimento del Coronavirus: nel nuovo provvedimento un allentamento delle restrizioni minore rispetto a quanto si prevedeva nei giorni precedenti, con ulteriore rinvio della riapertura di numerose attività commerciali.
 
"Mentre tutti gli imprenditori si aspettavano di poter finalmente aprire il 4 maggio, - spiega Maria Luisa Coppa - abbiamo appreso dal Governo senza alcuna giustificazione che la riapertura per noi sarà spostata al 18 e che i pubblici esercizi non riapriranno prima del 1° giugno. Si chiede al commercio un sacrifico troppo pesante senza misure compensative e con un annuncio senza commenti. Come fosse una decisione da prendere alla leggera. I commercianti ed i loro collaboratori con le loro famiglie non la pensano nello stesso modo. Non siamo d’accordo nel modo e nel merito”.
 
La decisione più dura è quella che riguarda bar, ristoranti, parrucchiere ed estetiste, la cui apertura slitta al 1° giugno: “Davvero aprire un negozio o di un bar, dove entrerebbero una o due persona alla volta con guanti e mascherina, viene considerato più pericoloso che aprire una fabbrica con centinaia di lavoratori? Con queste scelte si condannano le imprese del commercio e della ristorazione al fallimento. Non lo permetteremo”.

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