Riceviamo e pubblichiamo.
Gentile Direttore,
siamo un gruppo di residenti della frazione San Rocco Castagnaretta (Cuneo) e chiediamo ospitalità al vostro giornale per esporre alcune riflessioni. Siamo tutti felici compagni di vita di cani e nelle varie uscite quotidiane frequentiamo il Parco della Castagna (ubicato in via Vecchia di Borgo San Dalmazzo di fronte alla caserma Vian) e l’area cani poco distante. Tutti noi raccogliamo le deiezioni dei nostri cani e andiamo incontro a sanzioni in caso contrario, ma - il ma è d’obbligo - abbiamo molte occasioni per vedere l’incuria e la maleducazione di chi ogni weekend (ma anche sere e pomeriggi infrasettimanali) utilizza questo splendido parco per organizzare “simpatici” barbecue in modo assolutamente irrispettoso, grigliando sotto gli alberi (fregandosene dei cartelli di divieto presenti in loco), abbandonando rifiuti (incluse bottiglie di vetro rotte) ovunque e soprattutto lasciando dietro di sé carbonella con il rischio, in questo periodo di siccità, di incendi. Inoltre i nostri amici a quattro zampe sono già stati male parecchie volte per avere ingerito avanzi di cibo abbandonati ovunque, senza contare panchine e tavolini rotti.
Schiamazzi, urla, musica a tutto volume ci tengono ormai compagnia costantemente e alle ore più impensate: pur essendo estate lavoriamo tutti e la mattina la sveglia suona regolarmente. Ci chiediamo: se tutto ciò accadesse sul Viale degli Angeli, al Parco della Resistenza, in Corso Dante o in zone centrali, sarebbe uguale? Nessuno sarebbe invitato ad andarsene o a raccogliere i propri rifiuti? Noi delle frazioni siamo forse cittadini di serie B?
Abbiamo più volte contattato i vigili (che con scuse varie tipo “Abbiamo altri interventi, passeremo”, non sono mai passati) ma a poco serve sul cambiare le abitudini di questi “adorabili” grigliatori seriali. Non vorremmo che il Parco della Castagna diventasse zona franca dove chiunque può fare ciò che vuole senza minimamente essere sanzionato e ripreso se non da noi residenti che ci prendiamo la responsabilità di fare notare agli “educatissimi” frequentatori dell’area verde che stanno ampiamente abusando della pazienza nostra e della nostra civiltà. Ci permettiamo di suggerire una proposta: non si potrebbe destinare un’area - barbecue in una zona lontana da centri abitati e regolamentarla, magari posizionando barbecue fissi e contenitori per la raccolta della carbonella come avviene in parecchi comuni limitrofi?
Forse così potremmo tornare ad aprire le finestre anche noi.
Grazie.