Ci sarà anche Matteo Gagliasso tra i candidati al Consiglio regionale per la Lega in provincia di Cuneo. Classe 1993, saviglianese, già a Palazzo Lascaris nell’ultimo quinquennio, sempre tra le fila del Carroccio, ora punta alla riconferma. La sua, malgrado la giovane età, è già una militanza di lungo corso all’interno del partito: iscritto al movimento dei Giovani padani da quando aveva 18 anni, oggi è coordinatore regionale della Lega Giovani per il Piemonte ed è nel direttivo del Carroccio di Savigliano.
“L’idea è continuare il percorso iniziato cinque anni fa”, spiega in vista delle elezioni dell’8 e 9 giugno. Tra i temi fondamentali per chi avrà il compito di amministrare la Regione c’è quello delle infrastrutture: “Abbiamo diverse opere da completare, alcune delle quali abbiamo ereditato cinque anni fa in condizioni di grave difficoltà”, dice Gagliasso.
Tra gli obiettivi primari l’apertura dell’Asti-Cuneo entro la fine del 2024. I lavori per l’ultimo lotto sono iniziati alcune settimane fa: “Era ferma, l’abbiamo ripresa in mano, aprirla entro l’anno darà un segnale concreto del nostro impegno. L’Asti-Cuneo rappresenta un tassello fondamentale per aiutare le nostre imprese e dare loro competitività: oggi le aziende sono costrette a spendere davvero troppo, avere questo collegamento sarà un volano economico importantissimo”.
Altro nodo quello relativo al Tenda bis: “Negli ultimi cinque anni abbiamo cercato di lavorare con il massimo impegno e continueremo a farlo, con le difficoltà legate anche alla tempesta Alex che ha portato gravi danni. Se ci andremo di nuovo a insediare dovremo continuare a tenere sotto controllo non tanto le attività a livello di opere, quanto soprattutto a livello di rapporti con i francesi. L’impegno è quello di riaprire nel più breve tempo possibile, entro la prossima stagione invernale”.
Poi, la questione ferrovie: “Un tema a me molto caro. C’è un treno, l’ultimo della sera, che partiva da Torino verso Cuneo alle 23.25, che usavo personalmente e ora non c’è più: era un collegamento fondamentale per molte persone, che così potevano rientrare a casa, senza essere costrette a pernottare a Torino. Discorso analogo per la prima corsa del mattino, che forse non era sempre carica di persone ma dava un servizio importante. In questi ultimi anni insieme all’assessore Gabusi abbiamo cercato soluzioni: c’è un costo da prevedere, ma c’è un nuovo contratto stipulato con Trenitalia a cui potranno essere apportate delle modifiche, mi impegnerò per la reintroduzione quantomeno dell’ultima corsa della sera”.
Tema ferrovie che non tocca solamente la Torino-Cuneo, ma anche le linee minori: “Vediamo oggi la luce in fondo al tunnel, anche grazie ai privati: a gennaio 2025 riaprirà la Cuneo-Saluzzo-Savigliano, a gennaio 2028 la Ceva-Ormea, grazie al contratto con Longitude Holding. Parliamo di date certe, con contratti già firmati. Abbiamo già avviato i dialoghi con Rfi per realizzare una banchina in corrispondenza del nuovo ospedale di pianura, in modo che ci sia un servizio di trasporto dedicato a chi vi si dovrà recare”.