Il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza porterà al Piemonte 7,5 miliardi di euro da investire su logistica e infrastrutture. “Un treno da non perdere per completare 49 grandi opere in grado di proiettare il Nord Ovest dell'Italia nel cuore dell'Europa, grazie alla posizione strategica all'incrocio fra i corridoi europei Lisbona-Kiev e Genova Rotterdam” si legge nel resoconto riportato dall’agenzia Ansa.
Per completare entro l'anno il Piano regionale mobilità e Trasporti, la Commissione Logistica di Confindustria, con Unioncamere Piemonte, ha condiviso con la Regione un documento che individua dieci priorità. L'obiettivo è di offrire un'alternativa al trasporto su gomma, ancora utilizzato da tre aziende su quattro.
In Piemonte ci sono 14mila aziende di logistica con 83.146 addetti, pari al 6,1% degli occupati piemontesi. Dal comparto arriva la richiesta di valorizzare i nodi logistici di Novara, crocevia del traffico Nord-Sud, Rivalta Scrivia come retroporto di Genova, Savona e Vado, Orbassano come hub torinese. Sono invece fermi alcuni altri tasselli fondamentali della rete ferroviaria, come il potenziamento della Torino-Savona, la Fossano-Cuneo, la variante di Demonte. Il valore complessivo di questi interventi ammonterebbe a 7,464 miliardi.
“Non è un libro dei sogni - sottolinea il governatore Alberto Cirio - ma un documento concreto. Dobbiamo avere un approccio realistico e pragmatico che ci permetta di essere pronti per il Pnrr. Già domani invierò il documento al ministero delle Infrastrutture, che incontreremo il 9 novembre”. “La Regione - aggiunge l'assessore regionale ai Trasporti, Marco Gabusi - è al fianco di Confindustria per realizzare strategie rispondenti alle necessità delle imprese”.
“Una logistica efficiente e infrastrutture moderne - dice il presidente di Confindustria Piemonte, Marco Gay - rafforzano le imprese del territorio e incentivano i nuovi investimenti. Grazie alla connessione con la Liguria, la nostra Regione è uno sbocco strategici per le merci in arrivo dall'Asia e dall'Africa, oltre a essere al centro del continente europeo. In questi mesi di pandemia, tutti hanno compreso come la logistica sia centrale per la nostra economia. Abbiamo la possibilità di farne una leva di sviluppo”.