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L’aborto va difeso, la legge 194 tutelata e vanno prese drastiche misure contro il problema degli obiettori di coscienza negli ospedali”. Così il Segretario di Radicali Cuneo
Filippo Blengino, che aggiunge, in replica al Referente provinciale del Popolo della Famiglia Mario Campanella,
che era intervenuto sul tema alcuni giorni fa: “
Da sempre pieno rispetto per gli obiettori, ma abbiamo bisogno di garantire alle donne la possibilità di esercitare un sacrosanto diritto che siamo riusciti a conquistare dopo anni di lotte, e che continuamente viene attaccato”.
Continua il Segretario: “Sentire e leggere, soprattutto tra le righe, ciò che dice Campanella, ricorda molto il clima, ad essere forse fin troppo generosi, che si poteva respirare nel 1200, in pieno Medioevo! L’Aborto, e basta leggere correttamente i dati del Ministero della Salute, è in continuo e provato calo, e poco centra la citata “pillola dei 5 giorni dopo”. Dobbiamo metterci ad un tavolo e discutere seriamente di altri focali punti, a partire dal fatto che a quasi 40 anni dall’introduzione della legge sull’interruzione volontaria di gravidanza, le donne trovano ancora molte, troppe difficoltà ad accedere ad un aborto legale e sicuro”.
Continua Blengino: “Le stime sull’aborto clandestino, relativamente soprattutto all’assunzione di farmaci senza controllo medico, tornano ad essere allarmanti per i rischi che le donne, spesso giovanissime, corrono. Occorre urgentemente rendere più comprensibili le informazioni reperibili per le donne sull’accesso all’aborto, così come serve una maggiore omogeneità e migliore qualità del servizio sul territorio. I casi urgenti devono essere trattati in tempi brevi e certi, occorre eliminare l’obbligo di ricovero per l’interruzione volontaria di gravidanza grazie ad il day hospital, serve fornire la possibilità di accedere immediatamente ai farmaci contraccettivi di emergenza alle donne che ne hanno difficoltà”.
Attacca il Segretario: “Di questi temi dobbiamo parlare, e certamente una delle cose più urgenti è trattare il problema alla base, aumentando per i giovani, che troppo spesso sono costretti a disinformarsi su internet, l’accesso ad un adeguato programma di informazione sessuale, anche e soprattutto nelle scuole, rendendo inoltre più facilmente reperibili i profilattici, combattendo il muro di tabù che contribuisce al ricorso a scelte difficili come l’aborto”.
Conclude Blengino: “Dove siete su questo punto? Siete contrari ad ogni iniziativa sull’informazione sessuale e da anni bloccate proposte di legge e iniziative che vanno proprio nel senso di limitare il ricorso a mezzi estremi come l’aborto. Come minimo trasudate di ipocrisia! Svegliatevi e connettetevi con il 2020, le Crociate sono finite da un po' e non esiste più lo Stato Pontificio. Come radicali cuneesi torneremo in piazza, nei prossimi mesi, a distribuire migliaia di profilattici ai giovani e materiale informativo di prevenzione a malattie e gravidanze indesiderate: volete limitare il ricorso ad una scelta difficile come l’interruzione volontaria di gravidanza? Vi aspettiamo in piazza al nostro fianco”.