CUNEO - L'allarme degli agricoltori cuneesi: "Sotto attacco di un potere non contrastabile con le nostre forze"

Il documento inviato al Prefetto dopo la manifestazione organizzata al Miac: "Chiediamo allo Stato di attivare ogni iniziativa per tutelare la sovranità del popolo italiano"

a.d. 22/01/2024 15:32

Le aziende presenti alla manifestazione si sentono sotto attacco di un potere economico globale non contrastabile con le nostre forze e chiedono allo Stato di cui sono cittadini di attivare ogni possibile iniziativa per tutelare la sovranità del popolo italiano”. È quanto si legge in un passaggio del documento inviato al Prefetto di Cuneo Fabrizia Triolo dal gruppo di agricoltori e allevatori che stamattina, lunedì 22 gennaio, si sono ritrovati per manifestare al Miac in frazione Ronchi. Una mobilitazione indetta per porre l’attenzione sui problemi del settore e per protestare in particolare contro le imposizioni dell’Unione Europa e le norme dettate dalle politiche ambientali.
 
Nel documento citato in apertura i manifestanti chiedono al Prefetto di fare da tramite per portare una serie di istanze all’attenzione del Governo. Si chiede, tra le altre cose, "di attivare tutte le sostanze economiche disponibili per contrastare i costi di produzione sproporzionati, i tassi di interesse su investimenti in corso i quali oggi mettono in seria difficoltà la partenza del nuovo anno agricolo per le aziende presenti sul nostro territorio”.
 
Si chiede poi di “attivare un tavolo di lavoro dove sia presente, oltre ai rappresentanti dello Stato, un gruppo di agricoltori scelto da noi, per valutare punto per punto le strategie da attivare per permettere una programmazione seria, dignitosa, di un sistema economico sociale come il mondo agricolo italiano”. Un mondo, spiegano agricoltori e allevatori nel documento, "oggi discriminato da concorrere sleali di produzioni provenienti da Paesi in cui non vi sono le restrizioni produttive messe in atto nel nostro Paese e in cui non vi sono le garanzie di controlli sufficienti da tutelare i nostri consumatori”.
 
Chiediamo il sostegno economico - conclude il documento il documento - per cercare il modo di attivare un progetto di aggregazione di tutela delle produzioni esclusivamente italiane, a tutela delle aziende agricole, a tutela del consumatore italiano. Oggi si deve intervenire per il futuro economico sociale del nostro Paese e per la sovranità nostra come italiani, e anche per non perdere un patrimonio sociale storico inestimabile e indispensabile per le generazioni future”.
 
La mobilitazione di Cuneo segue quelle già avvenute in altre zone d’Italia e, precedentemente, anche in Europa.

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