Operare un pressing costante sul governo attraverso interrogazioni parlamentari; instaurare un dialogo diretto e periodico tra il territorio e il Ministero delle Infrastrutture; insistere affinché venga convocato il C.I.P.E. (Comitato interministeriale per la programmazione economica) e all'ordine del giorno sia inserita l'Asti-Cuneo.
Queste alcune delle proposte emerse nel corso dell'Assemblea plenaria dell'Associazione “Langhe Roero, Tavolo delle Autonomie per il Territorio”, convocata presso l'Associazione Commercianti albesi a due settimane dall'incontro tra una delegazione del territorio ed il ministro Danilo Toninelli. Presenti all'assemblea – partecipata da una sessantina di componenti - il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino con l'assessore ai Trasporti Francesco Balocco, l'europarlamentare Alberto Cirio (Partito Popolare Europeo), i parlamentari Chiara Gribaudo (Pd), Marco Perosino (Forza Italia), il consigliere regionale Mauro Campo delegato dall'on. Fabiana Dadone (Movimento 5 Stelle). I partecipanti all'incontro romano – il sindaco di Bra Bruna Sibille con il collega albese Maurizio Marello (rappresentato in assemblea dall';assessore Luigi Garassino), il presidente della Provincia di Cuneo Federico Borgna e alcuni parlamentari – hanno unanimemente riferito che il ministro ha garantito la volontà del governo di completare l'autostrada Asti-Cuneo “come autostrada” e non come superstrada, ipotesi riduttiva ventilata prima dell'incontro.
Quali dunque le difficoltà di un percorso giunto con la scorsa legislatura ad un passo dalla soluzione, con l'ok giunto dall'Unione Europea al cross financing delle concessioni autostradali per finanziarie il completamento dell'opera? Il ministro Toninelli vuole – sì – completare l'Asti-Cuneo, ma solo dopo una rinegoziazione delle condizioni con il concessionario, il Gruppo Gavio, che pare tuttavia non aver ancora incontrato.
Al territorio, è stato ribadito, non interessa la modalità per finire l'autostrada, purché la si finisca. L'Asti-Cuneo è un'emergenza quotidiana e nazionale, un'opera irrinunciabile per una Regione come il Piemonte che versa ogni anno 10 miliardi di euro l'anno in più rispetto a quanto riceve dallo Stato e che, negli anni, ha già contato uno stillicidio di vittime della strada a causa delle carenze infrastrutturali e per una provincia il cui sistema economico, ogni giorno, perde 300 mila euro a causa dell'autostrada incompleta. "Un territorio non si può rassegnare di fronte ad un'impasse che blocca lo sviluppo economico oltreché rappresentare un pericolo costante e quotidiano per la sicurezza e l'incolumità delle persone – ha concluso il coordinatore dell'incontro e presidente dell'A.C.A. Giuliano Viglione -. L'Associazione “Langhe Roero, Tavolo delle Autonomie” si è impegnata a sollecitare tutti i soggetti rappresentativi dell'area di riferimento per agire uniti nell'ottenere dal Ministero delle Infrastrutture una risposta chiara e certa sulle modalità – e quindi sui tempi – di ultimazione dell'opera".