L'aumento del costo del gas porterà a fare crescere di 180 euro al mese il costo della vita dei piemontesi. È il dato che emerge da uno studio condotto dall'avvocato Patrizia Polliotto, presidente del comitato regionale dell'Unc (Unione Nazionale Consumatori). Il rapporto è stato riportato dall’Ansa.
“Da gennaio a oggi, nel primo semestre, il pressing del caro utilities, inclusi carburante e maxi-inflazione - è l'analisi del legale - ha ridotto la capacità di spesa delle famiglie di circa 140 euro al mese. In un nucleo composto in media da 4 persone, due genitori con figli a carico in età compresa tra i 10 e 20 anni, prevediamo che da qui a Natale il caro-vita inciderà mensilmente per almeno 180 euro. Complice, per l'appunto, l'incremento inarrestabile del costo del gas, anche in vista dell'arrivo della stagione fredda”.
"Il rischio ricaduta - prosegue Polliotto - graverà soprattutto sul settore alimentare, con la progressiva riduzione del ricorso a cibi ormai divenuti quasi di lusso come carni rosse e pesce fresco, e l'esclusione di alcune categorie di ortaggi che oggi sono per lo più quasi del tutto inaccessibili alle fasce monoreddito attorno ai 1200 euro con figli a carico. In quest'ottica, - conclude il presidente di Unc Piemonte - anche i discount possono non bastare a contenere gli aumenti medi generalizzati dei beni di prima necessità, incrementando il disagio".